Dopo la denuncia di Federfarma Roma, il Governo risponde all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Federico Gelli. Il presidente Vittorio Contarina: «Finalmente riconosciuto un problema che riguarda la salute dei cittadini e che andava avanti da troppo tempo. Ringraziamo le istituzioni che hanno preso a cuore la nostra battaglia e chiediamo loro di continuare a vigilare insieme a noi».
ROMA. Il mancato svuotamento dei contenitori per i farmaci scaduti è stato causato dalla «ridotta frequenza di raccolta da parte del personale dell’Azienda AMA Roma», e quanto emerso dalle analisi effettuate dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Roma «ipotizzando, in astratto, il reato di interruzione di pubblico servizio (articolo 331 del Codice Penale)». L’Autorità Giudiziaria adìta, comunque, «non si è tuttora pronunciata».
Sono questi i punti fondamentali della risposta fornita dal Ministero della Salute all’On. Federico Gelli, che aveva presentato un’interrogazione parlamentare sul problema del mancato ritiro dei farmaci scaduti dagli appositi contenitori distribuite sul territorio presso le farmacie romane. Un problema che riguarda da vicino la salute di tutti i cittadini della provincia. Dalla risposta appare evidente come il Ministero della Salute riconosca la fondatezza della questione denunciata, per primo, da Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma.
In particolare, il Ministero scrive che le attività di verifica effettuate dal NAS presso le farmacie hanno consentito di «constatare la presenza di contenitori ricolmi di medicinali, parte dei quali accumulati sui marciapiedi, che in taluni casi, determinavano il ritiro dei contenitori o l’apposizione di cartelli con cui i farmacisti invitavano i cittadini a non lasciare ulteriori medicinali per non aggravare la situazione».
«Siamo felici – è il commento di Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma – che il Governo abbia riconosciuto la fondatezza della nostra denuncia. Ringraziamo dunque l’On. Federico Gelli, che con la sua interrogazione ha portato la questione in Parlamento, e il Ministero della Salute che ha risposto confermando quanto da noi sostenuto negli ultimi anni. Siamo dunque soddisfatti per aver sollevato il problema e aver contribuito, almeno temporaneamente, a risolverlo. Come accertato anche dal Comando dei Carabinieri, infatti, almeno nell’ultimo periodo la situazione sembra essere migliorata. Per questo chiediamo sia all’On. Gelli che al Ministro Lorenzin di continuare a monitorare con noi la situazione, in modo da tutelare la salute dei cittadini e permettere ai farmacisti di lavorare nelle condizioni igienico-sanitarie necessarie».
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