COPENAGHEN. Ebola "è un virus che non perdona, che non mostra pietà anche in presenza di un minimo errore. A oggi, circa trecento operatori sanitari sono stati infettati e circa la metà di loro è morta".
Lo ha detto Margaret Chan, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, il 16 settembre a Copenaghen al Comitato Regionale dell'Oms per l'Europa, che riunisce ministri e funzionari della sanità e della salute pubblica dai 53 Stati membri dell'Ue.
"Prima dello scoppio dell'epidemia, i tre Paesi più colpiti, vale a dire Guinea, Liberia e Sierra Leone − ha spiegato Chan − avevano solo uno-due medici disponibili per trattare quasi 100 mila persone.
La morte di ogni singolo medico o infermiere diminuisce quindi in modo significativo la capacità di risposta" dei sistemi sanitari al virus.
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