Durante l'evento informativo e formativo di Rimini e Novafeltria analizzati centinaia di pazienti. Un quarto di loro aveva qualche problema di salute. Nel 2017 si coinvolgeranno le scuole.
RIMINI. Ottimo successo nella “doppia” Giornata del Rene, che si è svolta nei giorni scorsi tra Rimini e Novafeltria. Con quasi 80 pazienti ai quali, durante lo screening gratuito, sono state riscontrate patologie che, in molti casi, i pazienti stessi non sapevano di avere. Soddisfazione dunque da parte dell’Unità Operativa di Nefrologia di Rimini dell’Ausl, diretta dal dottor Angelo Rigotti, dell’Associazione Aned, protagonista dell’organizzazione, cui ha partecipato anche la Croce Verde.
La prima puntata si è svolta a Rimini. Sono state circa 160 le persone che si sono recate allo screening gratuito effettuato dai medici e infermieri dell’Unità Operativa di Nefrologia. Sono stati effettuati esami estemporanei delle urine, misurazione della pressione e di altri parametri vitali. Tra questi pazienti, sono stati individuati 6 pazienti con ipertensione arteriosa, 28 pazienti con dati patologici urinari, 4 pazienti diabetici (già conosciuti).
Ancora maggiore l’affluenza a Novafeltria, dove ci sono stati 205 pazienti. Tra questi sono stati individuati 15 pazienti ipertesi, 32 pazienti con dati patologici urinari, 3 pazienti diabetici.
Quindi, in pratica, 365 pazienti tra cui quasi uno su quattro ha presentato dati clinici che presentavano dei problemi. Questi pazienti, se non noti, sono stati adeguatamente informati rispetto a possibili percorsi di presa in carico. In particolare i pazienti che presentavano dati patologici urinari sono stati invitati a rifare l'esame delle urine e a rivolgersi all'ambulatorio nefrologico qualora gli esami patologici fossero confermati.
“Ciò che più ci ha colpito positivamente – commentano Lia Blatti (associazione Aned) e il dottor Rigotti – sono stati l'interesse e il coinvolgimento diretto della popolazione che l'iniziativa ha suscitato: a Novafeltria ad esempio sono venute famiglie intere. Al di là dei dati patologici che sono stati riscontrati, l'iniziativa è stata importante perché ha contribuito a creare una sensibilizzazione, sia nelle persone presenti sia nella cittadinanza, rispetto alla problematica delle malattie croniche, in particolare della malattia renale, attualmente ancora poco conosciuta, che ha tante più possibilità di essere prevenuta o trattata quanto più precocemente viene diagnosticata. Questa modalità è la più coinvolgente e quindi efficace e abbiamo intenzione di riproporla, in particolare nelle scuole”.
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