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Cinema riservato ai piccoli pazienti dell'Oncoematologia di Rimini

di Redazione

oncoematologia bimbi al cine

L'iniziativa voluta dall'Azienda Sanitaria Locale della Romagna in collaborazione con il "Gruppo Giometti" che gestisce molte sale cinematografiche nella zona.

RIMINI. Un bimbo affetto da patologie oncoematologiche deve vivere in un ambiente protetto anche quando è fuori dall’ospedale, perché deve limitare al massimo il contatto con microbi. Anche quelle che per gli altri bimbi sono normali passatempi, come ad esempio andare al cinema, per lui non sono possibili.

L’esempio del cinema non è casuale poiché, grazie alla sensibilità del “Gruppo Giometti”, che gestisce tra l’altro le sale di proiezione presso il Centro Commerciale “Le Befane” di Rimini, un gruppo di piccoli pazienti seguiti dal servizio di Oncoematologia Pediatrica (diretto dalla dottoressa Roberta Pericoli) nell’ambito dell’Unità Operativa di Pediatria (diretta dalla dottoressa Gina Ancora) hanno avuto la possibilità, mercoledì scorso, di recarsi a vedere un bel film.

Il “Gruppo Giometti” infatti, ha messo a disposizione una sala e una proiezione riservate per loro; i ragazzi, una decina, accompagnati dai loro famigliari e da operatori sanitari, sono entrati da un accesso riservato. Un’iniziativa molto importante anche per le famiglie dei piccoli pazienti, a partire dai fratellini sani, che hanno a loro volta la vita condizionata dalla malattia del loro congiunto. Tutta la famiglia unita al cinema, mangiando pop corn offerti da Arop, assaporando la gioia di vivere un'esperienza apparentemente banale ma per i bambini oncologici altrimenti non possibile per almeno due anni, il periodo delle cure.

Il film prescelto, “Inside out”, che parla delle emozioni, come viverle e come si ripercuotono sulla nostra vita (gioa, rabbia, tristezza, paura e disgusto), non è stato scelto a caso.

Ma adesso le emozioni sono tornate tutte a posto” dice A. 3 anni alla fine della visione del film.

L’iniziativa organizzata e portata a termine dalla dottoressa Samanta Nucci (psicologa di sostegno al servizio), rientra nel più ampio progetto di umanizzazione delle cure degli Ospedali, con particolare riferimento ai pazienti pediatrici, nel tentativo di far viver loro una vita il più possibile simile a quella dei loro coetanei, al di là della malattia.

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