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Amministratore di sostegno: venerdì un seminario all’ospedale di Borgo

di Redazione

riabilitazione anziani

La legge afferma che spetta al medico il compito di segnalare al giudice tutelare la necessità di nominare un amministratore di sostegno qualora si trovi dinanzi a un paziente impossibilitato, temporaneamente o definitivamente e in modo più o meno grave, a provvedere ai propri interessi.

FIRENZE. Si terrà venerdì prossimo, il 23 ottobre, presso la Sala riunioni della direzione sanitaria dell’Ospedale del Mugello, il secondo seminario organizzato dall’Azienda sanitaria di Firenze per spiegare ai responsabili dei servizi sanitari e sociali gli obblighi previsti dalla legge n. 6 del 2004 che prevede l’istituzione della figura dell’amministratore di sostegno.

La legge infatti afferma che spetta al medico il compito di segnalare al giudice tutelare la necessità di nominare un amministratore di sostegno qualora si trovi dinanzi a un paziente impossibilitato, temporaneamente o definitivamente e in modo più o meno grave, a provvedere ai propri interessi.

Compito non facile, con cui hanno a che fare quanti sono direttamente impegnati nella cura e assistenza di disabili, alcolisti, tossicodipendenti, soggetti colpiti da ictus cerebrale o da demenza senile. Cifre precise non ce ne sono, ma si calcola che si tratti di almeno un paziente su dieci solo di quelli in carico agli ambulatori per i disturbi cognitivi dell’Azienda sanitaria di Firenze che sono coordinati dalla dottoressa Maristella Piccininni, neurologa a Torregalli.

È lei che ha organizzato questo importante ciclo di seminari iniziato venerdì 25 settembre all’aula Muntoni dell’ospedale San Giovanni di Dio e viene ora ripetuto all’ospedale di Borgo San Lorenzo e poi il 18 novembre alla biblioteca del Comune di Bagno a Ripoli.

Il seminario sarà aperto dalla dottoressa Tiziana Faraoni della direzione sanitaria del presidio ospedaliero mugellano. Sono previste relazioni della dottoressa Gemma Brandi a cui la Asl 10 ha affidato i servizi in ambito penitenziario, di Patrizia Brandini, responsabile delle strutture socio-sanitarie dell’Azienda sanitaria, del dottor Alessandro Weber  medico di medicina generale, dell’avvocato Massimo Bigoni, del direttore della Società della salute di Firenze Andrea Francalanci, Direttore SdS Firenze, del Presidente di A.I.M.A. Manlio Matera.

I medici, gli infermieri e gli assistenti sociali che partecipano al seminario verranno informati sulle implicazioni legate alla nomina (o alla mancata nomina) dell’amministratore di sostegno per il paziente di cui si sospetta un deficit volitivo e/o cognitivo e sugli gli aspetti sanitari, giuridici e sociali della normativa, per evitare il rischio che incorrano in responsabilità giuridiche, ma anche per essere quanto più possibile i garanti di quel sentimento di reciproca fiducia e benevolenza che sta alla base dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente.

La legge che introduce l’amministratore di sostegno è stata una vera e propria rivoluzione istituzionale che ha confinato in uno spazio residuale i desueti istituti dell'interdizione e dell'inabilitazione. Scopo della legge è quello di coadiuvare tali persone mediante un amministratore che dia loro sostegno al fine di affrontare problemi concreti come: acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro.

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