Nella giornata simbolo di uno dei più grandi processi per stregoneria della storia, in una data che scompare per ben tre anni, in un tempo in cui sembrano essere scomparsi tutti i segni di civiltà ed umanità, in questo 29 febbraio 2024 è giusto ricordare le “streghe” di oggi, le 19 donne italiane che, dall’inizio dell’anno, hanno perso la vita per morte violenta. Quasi una donna ammazzata ogni due giorni.
La follia di massa ed istituzionale che nel 1692 si impadronì di Salem
Processo alle streghe di Salem, 29 febbraio 1692
Ogni quattro anni il mese più corto di tutti prende un giorno in più. Un meccanismo riparatore per poter recuperare nel tempo quelle ore che si perdono per strada (un giorno ogni 128 nel vecchio calendario giuliano) e possono costringere le autorità ad eliminare d’ufficio ben dieci giorni.
Come accadde il 4 ottobre 1582 che, per ordine di Papa Gregorio, fu seguito dal 15 ottobre, e venne così istituito, da allora, il conteggio ancora in uso di quello che è il calendario Gregoriano.
Curiosità storiche a parte, questa giornata in più che viene aggiunta ogni quattro anni si carica sicuramente di un significato particolare, in quanto registra avvenimenti che si dilatano nel tempo e che spesso possono assumere una valenza memorialistica particolare. Fra le tante date da ricordare c’è quella del 29 febbraio del 1692 , giorno in cui a Salem Village – Massachusetts – partirono i primi arresti che diedero il via ad uno dei più grandi processi di stregoneria della storia.
I fatti di allora videro una interpretazione paranoide del comportamento di due giovani ragazze: Abigail ed Elisabeth Parris, rispettivamente nipote e figlia del pastore Samuel Parris. Durante le settimane dell’inverno 1691–1692 le due si comportarono in maniera bizzarra, senza però suscitare pericoli di sorta finché, nel perdurare dei comportamenti, il medico – William Griggs - che le visitò, sancì che non c’era nulla di patologico in corso e che le due probabilmente erano possedute dal demonio.
Una diagnosi che, redatta da un uomo di scienza, appare forse il fatto più bizzarro e pericoloso, di tutta la storia. Stabilita la natura demoniaca della questione si innescarono una serie di azioni che portarono, in data 29 febbraio appunto, all’arresto di tre sospettate: Sarah Osborne, Sarah Good e Tituba, quest’ultima era una schiava nativa – alcuni dicono afroamericana – che immediatamente confessò di essere una strega, dopo essere stata torturata, ovviamente.
Nei giorni e nelle settimane seguenti un’isteria collettiva, una vera e propria caccia alle streghe appunto, si impossessò degli abitanti del villaggio. Alcune fonti avanzano l’ipotesi della presenza in contemporanea di un’intossicazione di massa da ergotamina, presente nella segale cornuta, pianta infestante il grano.
L’ergotamina contiene sostanze alcaloidi, le stesse con cui si sintetizza in laboratorio l’LSD, le quali possono provocare allucinazioni molto pericolose. In alcuni casi, in età moderna e nel medioevo, specie durante lunghe carestie, interi villaggi furono attraversati da tragici episodi di allucinazione collettiva che si risolsero con delle vere e proprie stragi collettive dove nell’arco di una notte “tutti ammazzavano tutti”.
Tra le vittime si ricorda Rebecca Nurse
A Salem, nel 1692 non era accaduto nulla di tutto questo, ma la tensione e la follia collettiva salirono progressivamente portando a processare ben 144 persone di cui più di un terzo (54) confessò di essere una strega. Della totalità delle persone processate 106 erano donne.
Le condanne a morte per impiccagione riguardarono ben 18 donne e un uomo che fu ucciso con la pena dello “schiacciamento”, in quanto colpevole di essersi rifiutato di testimoniare. Fra le tante vittime si può ricordare Rebecca Nurse . Rebecca era una donna nata in Inghilterra ed era molto conosciuta nel villaggio. Devota parrocchiana e figura centrale della vita sociale del luogo.
Alcuni ipotizzano che il cognome Nurse fosse in realtà l’appellativo legato all’attività di cura che la stessa prodigava . Non ci sono prove in tal senso, ma va ricordato che, allora, nelle piccole comunità del nuovo mondo, come un po’ ovunque, le funzioni di cura e di assistenza erano spesso espletate proprio dalle donne più anziane e rispettate della comunità: quando c’era da assistere un anziano o aiutare una donna a partorire, o a preparare qualche rimedio legato alle conoscenze delle erbe e dei medicamenti del tempo.
Quando fu impiccata Rebecca aveva 71 anni, un’età di tutto rispetto per il tempo e che da sola rappresenta un atto d’accusa contro la follia di massa ed istituzionale che si impadronì di Salem Village a partire dal 29 febbraio 1692.
Le “streghe” di oggi: quasi una donna ammazzata ogni due giorni
I fatti schematicamente narrati sono molto conosciuti nel New England degli Stati Uniti ed hanno visto molte opere letterarie, artistiche, teatrali e cinematografiche prenderli ad esempio.
In questo scritto servono solo a sottolineare le questioni di sempre legate all’isteria di massa , abilmente manipolata spesso, funzionale a trovare qualche capro espiatorio verso cui indirizzare il malcontento collettivo.
Ieri erano le streghe, oggi sono gli immigrati, i poveri, i malati, i matti lasciati liberi di andare dove vogliono, perché si sono chiusi i manicomi (in realtà i manicomi, grazie a Basaglia, sono stati aperti nel 1978), i disabili ed anche le streghe di sempre, le donne che continuano ad essere vittime di una caccia non più a colpi di inquisizione e roghi, ma delegata a livello individuale ad individui carichi del loro machismo, prodotto di una società patriarcale, che con cadenza regolare, porta all’assassinio delle donne; al femminicidio .
Ed allora, nella giornata simbolo di uno dei più grandi processi per stregoneria della storia , in una data che scompare per ben tre anni, in un tempo in cui sembrano essere scomparsi tutti i segni di civiltà ed umanità, in questo 29 febbraio 2024 è giusto ricordare le “streghe” di oggi, le 19 donne italiane che, dall’inizio dell’anno, hanno perso la vita per morte violenta.
Di queste, ben nove sono vittime accertate di femminicidio . Questi i nomi di tutte loro: Sara Buratin, Maria Batista Ferreira, Maria Atzeni, Alessandra Mazza, Nicoletta Zomparelli, Renée Amato, Antonella Salamone, Ewa Kaminska, Santina Delai, Silvana Bucci, Annalisa Rizzo, Ester Palmieri, Elisa Scavone, Maria Cirafici, Teresa Sartori, Wendy, Maria Rus, Delia Zarniscu, Rosa D’Ascenzio.
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