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Mangiando di notte, come sopravvivere ai turni

di Andrea Urso

Conosciamo benissimo l’importanza dell’alimentazione come utilità nella prevenzione e a volte nella cura delle malattie. Questo ha ancora più valenza nei soggetti sottoposti a turni di lavoro notturno, come gli infermieri.

Tutti i rischi di alimentazione e turni di notte

junk food

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università Carlo Bo di Urbino su 300 lavoratori notturni ha dimostrato e confermato che chi lavora di notte è più esposto al rischio di obesità, diabete di tipo II, problemi gastrointestinali e disturbi del sonno. Il lavoro a turni può modificare la distribuzione di energia nel corso della giornata. Chi lavora con i turni tende a fare dei frequenti spuntini piuttosto che dei pasti completi, anche se questo non sembra influenzare l’energia totale assunta. 

Di notte, per esempio, la digestione è più lenta e i grassi tendono ad accumularsi piuttosto che a essere smaltiti; cresce la produzione di grelina, un ormone che aumenta il senso di fame; si altera la capacità dell’organismo di utilizzare il glucosio. Tutti fattori che, nel tempo, causano aumento di peso, diabete e disturbi di varia natura.

Un ulteriore studio condotto da un team internazionale, il più grande finora mai realizzato quanto a numero di soggetti analizzati, ben 75mila infermieri, e al periodo di tempo considerato, 22 anni, dice che un’alterazione dei regolari ritmi del sonno, anche se per un periodo limitato di cinque anni, accresce il rischio di cancro al polmone e di malattie cardiovascolari con un aumento complessivo della mortalità dell'11%. Nel dettaglio, i ricercatori hanno visto che le donne che avevano lavorato con turni per un periodo dai 6 ai 14 anni, avevano un rischio di morte per malattie cardiovascolari maggiore del 19%, che arrivava al 23% per periodi lavorativi più lunghi di 15 anni.

Purtroppo non è possibile per infermieri e medici eliminare il turno notturno, tuttavia possiamo seguire delle semplici regole su come migliorare l’approccio al cibo durante il turno notturno, avendo come obiettivo la prevenzione delle malattie maggiormente esposte ai turnisti.

  • Non saltare pasti durante la giornata che precede il turno notturno;
  • Nel pasto che precede il turno devono prevalere proteine in giuste proporzioni, cereali aggiungendo un caffè;
  • Da mezzanotte alle ore 06:00 evitare cibo ad alto contenuto calorico, concesso yogurt magro, della frutta secca;
  • Bere durante la giornata e durante il turno di lavoro, un esempio pratico è un bicchiere di acqua a ora durante il turno lavorativo
  • A fine turno consumare comunque del cibo prima del riposo
  • Svolgere regolare attività fisica il giorno successivo al turno notturno
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