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Concorso Infermieri

Piemonte, Nursind: impossibile temporeggiare ancora

di Redazione

Si decida cosa fare e ci si assuma le dovute responsabilità. Non vi è più tempo per temporeggiare né tantomeno di aspettare cinque mesi, sino al prossimo 19 novembre, attendendo l'udienza del Tar senza alcuna strategia. Così in una nota il sindacato Nursind Asti in merito alla mancata linea unitaria da parte delle Aziende sanitarie sulle assunzioni del personale infermieristico a tempo indeterminato dal concorso regionale piemontese sul quale pende un ricorso per alcune presunte irregolarità nello svolgimento delle prove orali. Dopo aver stimolato la Regione ad emanare indicazioni univoche ed uniformi, prendiamo atto che l'indicazione data è stata quella di assumere e scorrere le graduatorie normalmente senza ulteriori altre disposizioni.

Concorso infermieri Piemonte, Nursind: si è perso già troppo tempo

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Molti gli infermieri che temono di firmare un contratto che potrebbe rivelarsi nullo.

Tuttavia, risulta che molte ospedali interessati dal piano di assunzioni starebbero procedendo con estrema cautela, non osservando quanto già autorizzato da Azienda Zero, nel timore che la sentenza del tribunale amministrativo renda nullo il concorso.

Nursind segnala che molte strutture sanitarie piemontesi starebbero proponendo soluzioni e prospettive differenti tra loro e/o clausole a loro tutela da far sottoscrivere agli infermieri che fossero eventualmente disponibili ad accettare l'assunzione a queste condizioni.

Risultano infatti molti gli infermieri che hanno timore di firmare un contratto che tra qualche mese potrebbe rivelarsi nullo. Non vi è alcuna certezza degli esiti del ricorso e tanto meno di garanzie in tal senso che possano lasciare tranquilli, spiega il sindacato che ha chiesto un parere ad esperti del settore che hanno analizzato il testo integrale del ricorso.

Secondo Nursind, tale atteggiamento prudente rischia di avere conseguenze gravi alla luce della situazione occupazionale alquanto critica degli infermieri. Ad oggi avremmo dovuto avere un migliaio di infermieri aggiuntivi, secondo quanto previsto dal piano straordinario di assunzioni, si legge nella nota. Tuttavia le vicende che stanno interessando il concorso di Azienda zero non stanno permettendo neanche la sostituzione del turn over, denuncia il sindacato segnalando che la situazione degli organici, tenendo conto altresì delle ferie estive programmate, risulterebbe in via di peggioramento.

Vanno prese pertanto decisioni tempestive che tengano conto di eventuali diversi scenari, salvaguardando sia i concorsisti sia garantendo le assunzioni nel più breve tempo possibile nel rispetto di migliaia di professionisti, rimarca l'organizzazione sindacale segnalando altresì che gli infermieri stanno ricevendo comunicazioni contrastanti, ondivaghe e differenti da parte delle varie Aziende sanitarie.

Qui non si tratta solo di un problema tecnico ma ormai anche di natura politica. Crediamo sia doveroso da parte di qualcuno rendere note il prima possibile tutte le informazioni in merito, gli scenari possibili e soprattutto quale linea sia possibile e si intende adottare, con quali garanzie e/o rischi.

Da un'analisi accurata della situazione a livello territoriale nell'Astigiano emerge che sono in arrivo 46 assunzioni a tempo indeterminato, autorizzate con due delibere, senza che l'Asl abbia inserito clausole contrattuali specifiche in merito al ricorso del Tar. Lo rende noto Gabriele Montano, segretario territoriale Nursind Asti plaudendo la decisione della direzione generale.

Dovrà essere considerata prioritaria la situazione pubblica e di tutti i cittadini, quindi di un intero sistema sanitario regionale, fa sapere inoltre in merito alle varie ipotesi sul tavolo su quanto potrebbe accadere a novembre.

Qualsiasi decisione verrà presa si dovrà sicuramente mantenere centinaia di colleghi all'interno delle Aziende del SSR, rimarca perché il vero problema sanitario della nazione non sono tanto le liste di attesa quanto piuttosto la mancanza di infermieri.

Che senza infermieri ci sia il rischio reale di chiudere gli ospedali lo ha ribadito anche il segretario nazionale del Nursind durante il suo intervento lo scorso 18 giugno presso la Commissione Sanità e lavoro sul decreto liste di attesa. Se verranno a mancare centinaia di infermieri nelle Aziende regionali, non sarà garantita la sicurezza pubblica di ogni cittadino del Piemonte - continua Montano -. La Regione ha detto che queste graduatorie sono utilizzabili, pertanto non voglio pensare che tra qualche mese le cose saranno diverse. Se qualcuno vorrà prendersi la briga di mettere in discussione tutti i contratti, allora sarà un problema di tutti, conclude.

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