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Toscana Centro, l’Asl assume 183 infermieri e 78 Oss

di Redazione Roma

Sei delibere licenziate dalla Asl Toscana centro per supportare un sistema sanitario che, dopo due anni di pandemia, non cessa la lotta contro la carenza di personale. Sei atti per merito dei quali l’azienda procederà all’assunzione a tempo indeterminato e full time di 390 tra lavoratori e lavoratrici del comparto. La Fp Cgil Pistoia Prato: Step importante, ma da solo non può bastare.

In arrivo infermieri, oss, ostetriche e tecnici a coprire il turn over

Sede legale dell'Azienda Usl Toscana centro

Ci sono 183 infermieri, 78 operatori socio sanitari e 10 ostetriche tra i 390 sanitari che l’Azienda assumerà a tempo indeterminato e full time. In primavera il Nursind aveva lanciato l’allarme: Regione Toscana continua a non fornire alcuna replica sulla carenza di personale infermieristico. Ed altrettanto impellente era – e anche qui rimane – la fuga dei professionisti sanitari dalle Rsa toscane. Ciò nonostante, la notizia di poche ore fa rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno. Assunzioni che il segretario sanità Fp Cgil Pistoia Prato, Massimo Ciuti, definisce un primo rilevante passo, ma ne devono seguire altre.

Dettagliando, il sindacalista sottolinea: Tante di queste assunzioni – ed è il caso dei 183 infermieri e 78 Oss, ma anche delle 10 ostetriche – vanno a coprire il turn over o sono mirate a singoli presidi ad attività.

Bene anche per i 261 nuovi operatori nel comparto dell’assistenza: La mancanza di personale in questo settore è particolarmente avvertito e i lavoratori continuano da troppo tempo a fare doppi turni, rientri e salta riposi, chiosa Ciuti. Tutt’altro che irrilevante, sempre secondo il sindacato, è l’assunzione di 68 tecnici sanitari tra tecnici di laboratorio, radiologia, assistenti sanitari, dietiste, tecnici della prevenzione, di cui 12 destinati alla sicurezza sul lavoro aziendale ed al settore antincendio.

A chiudere il panorama delle nuove forze lavoro sono alcune assunzioni finalizzate a specifici settori, come i 10 assistenti tecnici destinati al numero emergenze 112 ed i 40 prossimi dipendenti che appartengono al profilo amministrativo. Rimane da comprendere quale sarà l’assegnazione del personale ai differenti presidi e territori (ragione per cui saremo attenti a verificare dove sarà effettivamente assegnato il personale affinché non si verifichino doppie velocità, soprattutto per la copertura dei turn over, puntualizza Ciuti).

Del resto non è da oggi che la Fp Cgil sanità punta il dito contro le condizioni in cui il personale del settore deve lavorare. Operatori e operatrici costretti a turni e condizioni di lavoro preoccupanti, situazioni che si protraggono da tempo e che devono essere continuamente affrontate con l’immissione in servizio di personale. Riceviamo quotidianamente segnalazioni di sofferenza che vengono rappresentate alla direzione, e ne risulta che le criticità nel nostro territorio sono anche maggiori, fa ancora presente il sindacalista.

Per poi concludere con una dichiarazione che guarda con (cauto) ottimismo al domani: Abbiamo affrontato il problema sia in sede regionale e sia in sede aziendale. Cominciamo a vedere i primi importanti risultati.

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