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Sanità privata in piazza. Fissato incontro in Regione

di Redazione

Stesso lavoro, stesso salario, stessi diritti. Dopo la manifestazione dell'altro giorno in piazza Montecitorio è stato fissato per domani l’incontro in Regione Lazio sulla vertenza del rinnovo di contratto dei 25mila lavoratori della sanità privata.

In 25mila lavoratori senza rinnovo del contratto

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Un momento della manifestazione (foto Dire)

Racchiusi sotto le sigle Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, l'altro giorno i lavoratori si sono radunati a piazza Montecitorio davanti al Parlamento con bandiere, striscioni e slogan, per chiedere il rinnovo del contratto per il settore che manca da 10 anni.

Parliamo di circa 25mila lavoratori che garantiscono il 40% dell'offerta sanitaria del Lazio, ha detto all'agenzia Dire il segretario della Fp-Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola. Si tratta di lavoratori che da tutto questo tempo attendono un rinnovo del contratto, quando i loro colleghi del pubblico lo hanno siglato pochi mesi fa. Siamo qui in piazza quindi per chiedere alla Regione Lazio di sollecitare la Conferenza Stato-Regioni per stanziare nuove risorse che possano sbloccare la questione.

Quello dell'altro giorno può essere un primo step di una mobilitazione di più ampia portata: Partiamo dal Lazio - ha aggiunto Sandro Bernardini segretario Uil Fpl Roma e Lazio -, ma da qui partiremo per tutto il resto del Paese, e se non ci saranno risposte a breve valuteremo uno sciopero generale di tutti i sindacati confederali già in autunno, non vogliamo lavoratori di serie A e di serie B.

Parliamo di 25mila lavoratori della sanità privata - fa eco Roberto Chierchia segretario Cisl Fp - che di fatto svolgono un servizio pubblico per conto della Regione Lazio". Quest'ultima, "non può più tirarsi indietro. Zingaretti aveva promesso in campagna elettorale di mettere mano alla vicenda ridefinendo quello che dovrebbe essere un contratto giusto e legittimo", nonché, "uno strumento che permetta di continuare a garantire un servizio alla cittadinanza a alla salute.

Questi lavoratori – concludono i sindacalisti - provengono da eccellenze e già hanno pagato per gli errori del management con procedure di licenziamento, cigs o altre forme di lavoro non legittime come le partite Iva e questo è impensabile per un lavoratore che svolge orari di lavoro da normale subordinato con le turnazioni.

Intanto è stato fissato per venerdì prossimo l’incontro in Regione Lazio sulla vertenza del rinnovo di contratto della sanità privata. Per il segretario regionale della Cisl Fp sarà la prova dei fatti. Chierchia torna sugli esiti della mobilitazione, chiedendo una svolta: Abbiamo apprezzato le dichiarazioni di D’Amato che conferma l’impegno della Regione Lazio a intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni. Ora però bisogno passare dalle parole ai fatti. A partire dalla revisione di budget e tariffe della sanità accreditata che serve per consentire il finanziamento della quota del rinnovo a carico della regione. Venerdì prossimo ci aspettiamo risposte concrete.

Tantissime lavoratrici e lavoratori della sanità privata del Lazio sono scesi in piazza per rivendicare il riconoscimento economico e professionale che le organizzazioni datoriali Aris e Aiop non vogliono concedere. Infermieri, Oss, personale ausiliario, tecnico e amministrativo della sanità privata sono un pezzo fondamentale del sistema sanitario regionale. Persone che, senza contratto da 10 anni e in mezzo a mille difficoltà, mandano avanti insieme ai colleghi del pubblico, i servizi alla salute. Il contratto va rinnovato subito. Politica e istituzioni devono intervenire: la Regione Lazio mantenga l’impegno.

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