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Rsa Aiop Lazio, 27 settembre sciopero nazionale per il Ccnl

di Redazione

Arrivare ad un contratto congiunto Aris Aiop Rsa e contrastare il dumping in questo settore. Per questo Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl hanno proclamato uno sciopero nazionale in programma per il 27 settembre: La pazienza è finita - scrivono i sindacati in una nota congiunta - Le lavoratrici e i lavoratori delle residenze sanitarie assistenziali del Lazio domani incroceranno le braccia per lo sciopero nazionale indetto dalle federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil e, a partire dalle ore 10, manifesteranno in via Oderico da Pordenone davanti alla sede della Regione Lazio.

Cgil Cisl Uil: Subito contratto vero per cancellare dumping e sfruttamento

cgil cisl uil

Sciopero nazionale proclamato da Cgil Cisl e Uil per il Ccnl al fine di arrivare ad un contratto congiunto Aris Aiop Rsa.

Questa è una battaglia per la dignità di chi lavora ogni giorno per garantire cura e assistenza alla persone, di chi mette il proprio impegno e la propria professionalità a disposizione dei più fragili, di chi svolge un servizio pubblico senza che siano riconosciuti il giusto salario, i giusti diritti, le giuste condizioni di lavoro, scandiscono Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, vertici regionali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.

Siamo di fronte ad una autentica vergogna – continua la nota sindacale - con l’associazione datoriale Aiop che in spregio agli accordi sottoscritti, continua a negare il diritto ad un vero contratto. Bisogna mettere la parola fine al dumping, ai contratti pirata e allo sfruttamento del lavoro. E riconoscere a tutti gli operatori delle Rsa un Ccnl che sia sottoscritto con le organizzazioni sindacali più rappresentative e che garantisca i lavoratori.

In questo duro confronto, anche la regione Lazio a cui fa capo il sistema sanitario regionale non può rimanere chiusa nell’inerzia – si legge ancora nella nota -, ma al contrario deve assumere una posizione di garante delle regole: Da un lato deve prendere iniziative per rivalutare tariffe e risorse per consentire a chi svolge da privato un servizio pubblico importante per la collettività e, dall’altro, deve assumersi la propria responsabilità e farsi parte attiva nella vertenza. Stiamo parlando – proseguono i sindacati - di lavoratrici e lavoratori che durante la pandemia hanno svolto un ruolo decisivo e pagato un prezzo altissimo per tutelare la comunità. Personale altamente qualificato che lavora in strutture private ma rappresenta un pilastro decisivo del sistema pubblico, finanziato anche attraverso il bilancio regionale. Al presidente Francesco Rocca lo ripetiamo chiaro e tondo: niente accreditamento agli imprenditori disonesti che non rispettano i lavoratori.

Per questo l’appuntamento con lavoratori e cittadinanza è mercoledì 27 settembre sotto la sede della Regione Lazio, in via Oderico da Pordenone alle ore 10. Saremo, insieme alle segreterie nazionali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, - concludono i segretari Cenciarelli, Cosentino e Bernardini - sotto la sede della Regione Lazio per una grande manifestazione di protesta. Noi non arretreremo di un millimetro. La nostra mobilitazione non si fermerà fino alla firma di un nuovo contratto Rsa Aiop che garantisca uguali condizioni a tutti i dipendenti del settore: stesso lavoro, stesso salario, stessi diritti.

Sciopero personale Rsa, sindacati in piazza anche a Firenze

Anche la Toscana accompagnerà lo sciopero nazionale del personale delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e della sanità privata (Aiop).

Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl Toscana dalle 10 di domani daranno vita a un presidio a Firenze, davanti a palazzo Strozzi Sacrati, sede della giunta regionale.

Durante il sit-in le segreterie regionali dei sindacati chiederanno di essere ricevute per illustrare e consegnare un documento unitario sulle ragioni che hanno condotto allo sciopero e per chiedere alla giunta di prendere una posizione ferma sulla questione. Chiederemo alla Regione di assumere decisioni concrete per contrastare nella nostra regione il fenomeno del dumping contrattuale, il lavoro povero, lo svilimento di donne e uomini, professionisti a cui è affidata la cura dei fragili, spiegano i confederali.

Occorre promuovere per i lavoratori interessati il giusto riconoscimento a legittime aspettative, contrastare il dumping contrattuale e promuovere il loro diritto a vedersi pienamente riconosciuta la propria professionalità attraverso un contratto che riconosca dignità, diritti e salario.

Aris: Auspicabile contratto unitario

È certamente auspicabile che anche il settore della sanità territoriale - Rsa, centri di riabilitazione eccetera - disponga di un contratto collettivo di lavoro unitario, così come avviene per il comparto ospedaliero. Le situazioni di disallineamento retributivo, infatti, danneggiano l'intero settore, riducendo la capacità delle strutture di competere sulla qualità dell'assistenza.

Così Giovanni Costantino, capodelegazione Aris, associazione datoriale degli ospedali religiosi, in merito allo sciopero del personale delle strutture con contratto Aiop Rsa. La definizione di un contratto nazionale di lavoro unico del settore territoriale è un importante obiettivo - aggiunge il giuslavorista - raggiungibile solo se le parti si faranno carico della necessità sia di valorizzare adeguatamente le risorse umane, sia di garantire la sostenibilità dei trattamenti retributivi e le necessarie coperture a carico delle competenti istituzioni pubbliche.

Aiop confida nell’adesione delle Organizzazioni Sindacali alla propria proposta di Accordo Ponte

In merito allo sciopero in oggetto, l'Aiop ha da tempo presentato alle OO.SS. una proposta di Accordo Ponte che prevede incrementi retributivi tabellari medi di circa il 10,5% rispetto al vigente contratto e l’apertura di un tavolo interassociativo comune per la definizione di un contratto unico di settore. Su questa proposta - fanno sapere dall'Associazione Italiana Ospedalità Privata con una nota - siamo ancora in attesa di una risposta dalle organizzazioni sindacali impegnate nello sciopero.

È necessario sottolineare che la proposta dell’Aiop, avanzata per senso di responsabilità verso i lavoratori, comporta un importante aggravio di costi per le aziende, già provate dalla pandemia e dall’inflazione, nella sostanziale assenza di coperture economiche da parte delle Regioni e del Governo. Le tariffe del sistema socio-sanitario - continua la nota - sono infatti ferme da anni o nei migliori dei casi assoggettate ad inconsistenti ritocchi, mentre si assiste a sistematici rinnovi del CCNL della Sanità pubblica che trova implicita copertura da parte delle Regioni.

Questa situazione sta determinando inaccettabili differenziali retributivi tra lavoratori che, a parità di qualifica e mansioni, operano all’interno delle diverse strutture pubbliche e private che concorrono a garantire la funzionalità e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. L’impegno dell’Aiop per l’adeguamento del Ccnl e per l’apertura di un tavolo per un contratto unico del settore rappresenta quindi allo stesso tempo un riconoscimento verso i propri lavoratori, ma anche un pressante appello al Governo ed alle Regioni affinché intervengano per evitare il definitivo collasso del settore socio-sanitario, essenziale colonna dello stesso Ssn.

L’Aiop confida pertanto - si chiude la nota - nell’adesione delle Organizzazioni Sindacali alla propria proposta di incremento retributivo e di Accordo Ponte, ma anche nel loro sostegno per una incisiva azione verso le Regioni ed il Governo per il necessario finanziamento del settore.

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