La Regione si attivi quanto prima per prolungare i contratti dei professionisti sanitari in scadenza e avviare il bando assunzioni. Al contrario, il sindacato degli infermieri annuncia, a cominciare da martedì 2 novembre, lo stato di mobilitazione degli iscritti. Il segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Delli Carri: La situazione del personale rischia di divenire incontrollabile
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Contratti infermieri in scadenza, il sindacato minaccia la mobilitazione
Se non cambierà nulla, a partire da martedì 2 novembre prenderà il via lo stato di mobilitazione di tutti i nostri iscritti. Pretendiamo risposte concrete in tempi brevissimi. Basta temporeggiare
. Il Nursing Up Piemonte minaccia lo stato di mobilitazione, stanco e contrariato dell’immobilismo sul prolungamento dei contratti degli infermieri e sul bando assunzioni che tarda a palesarsi.
Ritardi che rischiano di complicare la situazione, creando delle voragini nei servizi erogati, considerando che il personale con contratti a tempo determinato sta andando a scadenza. Da qui il sindacato degli infermieri lancia l’allarme su una condizione del personale che diviene incontrollabile. Rimarcando che dall’urgenza di avere nuove assunzioni di infermieri e Oss, in Piemonte siamo passati all’impellenza, visto che del bando assunzioni regionale che porterà al concorso al quale potranno attingere tutte le aziende sanitarie regionali, e in particolare modo quelle dell’area di Torino che hanno grandi necessità, non c’è a oggi alcuna traccia
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A fine settembre il NurSind aveva sollevato la stessa problematica: In Piemonte mancano 4.077 infermieri di cui 2.537 sul territorio
. Illustra il segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri (che in passato si era opposto, con fermezza, al controllo del Green pass affidato agli infermieri): La situazione di drammatica carenza di personale rischia di diventare una bomba a orologeria se andranno a termine anche tutti i contratti a tempo determinato senza essere rinnovati
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Quindi Delli Carri ripercorre quanto accaduto fino ad oggi: Il 15 novembre al “San Luigi” sarà concluso l’unico concorso effettuato. La graduatoria che ne scaturirà – ipotizziamo di circa 300 infermieri – andrà esaurita entro la primavera al massimo, considerate le necessità enormi di professionisti sanitari di tutte le aziende e soprattutto di quelle di Torino e del torinese
. E subito dopo? Più niente – è la replica – allo stato attuale non esistono altri bandi o concorsi. Inoltre, la Regione non ci ha dato alcuna ulteriore informazione. Si era parlato del maxi concorso con l’Asl Torino e la Città della Salute capofila, che sarebbe stato strutturato anche per le esigenze di tutte le altre aziende sanitarie, il cui bando sarebbe dovuto essere approntato al più presto. A oggi non abbiamo novità in merito
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Conti alla mano, se il bando giungesse entro la conclusione del 2021, il concorso poi sarebbe non prima della primavera, con le prime assunzioni eventualmente per l’autunno/inverno del 2022. Ciò significa che, tra le varie procedure, avremmo nuovi infermieri operativi più o meno all’inizio del 2023
, prosegue il sindacalista, ricordando che sono altresì in scadenza numerosi contratti a tempo determinato e non ancora rinnovati. Se non verranno prolungati nel 2022, fanno rischiare una vera e propria voragine di personale sanitario
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Il prolungamento immediato dei contratti a tempo determinato per il prossimo anno è uno dei punti fermi sui quali spinge il Nursing Up. Gli altri: porre le aziende sanitarie nelle condizioni di fare assunzioni a 36 mesi e fare in modo che vengano immediatamente realizzati specifici bandi Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive) in grado di intercettare i nuovi laureati infermieri di novembre, cosicché possano venire inseriti nella sanità pubblica e non vengano, piuttosto, subito assorbiti dalle realtà private.
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