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Sciopero Pubblico Impiego

S.Orsola, fallita conciliazione tra Cgil, Cisl e Policlinico

di Redazione

Turni massacranti per gli operatori sanitari, scarsa presenza notturna di Oss in Pronto Soccorso Generale, turni di più di 8 ore nelle sale operatorie e graduatorie che non si sbloccano. A ribadire queste problematiche sono i sindacati Fp Cgil Bologna e Cisl Fp dell'area metropolitana bolognese che, dopo la mancata conciliazione con la Direzione del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, minacciano nuovamente lo sciopero di infermieri, oss e tecnici.

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Sebbene la Regione dica di potenziare i diversi Pronto Soccorso del territorio bolognese, il S.Orsola continua a fare il contrario, o meglio, continua a fare ciò che già stava facendo.

Questo quanto sostengono i sindacati Fp Cisl e Cgil Fp che, dopo il primo avvertimento di un eventuale sciopero dichiarato nella lettera inviata al Prefetto di Bologna nel mese di maggio, ne preannunciano un secondo in segno di protesta per i tanti problemi che ancora non hanno avuto una soluzione e che continuano a gravare sulle spalle dei lavoratori.

Fallito, infatti, il tentativo di conciliazione dei sindacati dell'Area metropolitana bolognese con la Direzione del Policlinico che si è svolto oggi 5 giugno nell'incontro con il Prefetto di Bologna Patrizia Impresa.

I temi al centro della discussione sono sempre gli stessi: si parte dalla scarsa presenza di operatori socio sanitari durante i turni notturni nel Pronto Soccorso Generale (2 oss nel turno notturno contro i 6 del turno mattutino), fino ad arrivare ai lunghi tempi di attesa del Ps nei giorni festivi in quanto, essendoci un numero ridotto di tecnici di radiologia, l'esecuzione di prestazioni diagnostiche avviene in maniera più lenta.

Non meno rilevanti quelli riferiti alla totale assenza di oss in Pronto Soccorso Otorino durante il giorno (è presente, infatti, un solo infermiere che deve gestire in media 40 pazienti) e all'imposizione, per gli infermieri, di turni di più di 8 ore nelle sale operatorie.

Infine il rimarcato problema delle graduatorie che non vengono sbloccate e di infermieri e oss che con Quota 100 vanno in pensione lasciando vuoti nel personale che si ripercuotono sui lavoratori, costretti a fare i "tappa buchi" con turni massacranti, rischiando il burnout.

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