Una brutale aggressione ai danni di una giovane infermiera si è consumata ieri sera, lunedi 28 marzo, all’Ospedale Maresca di Torre del Greco. Erano passate le ventitrè, quando tre donne e un uomo sono entrati come una furia nei locali del Pronto soccorso gridando, sbraitando. Lanciano con forza un ombrello contro la vetrata del triage, forzano la porta automatica che immette nei box del reparto d’emergenza e pretendono subito assistenza per un banale mal di testa. A farne le spese Martina, una giovane infermiera presa a calci e pugni nello stomaco da due delle tre donne.
Accompagnavano una paziente che aveva mal di testa
Un accanimento animalesco, immotivato e bestiale che ha procurato all'infermiera escoriazioni varie alle braccia, al volto, al cuoio capelluto e ai glutei, come riportato nel referto dove si annotano anche “forti dolori addominali, (è stata resa necessaria una ecografia) stato di agitazione e attacco di panico”.
Sono molto scossa e ancora impaurita
, dice Martina raggiunta al telefono. Me li sono trovati addosso in un momento, mentre trattavo un altro ammalato ho sentito rumori e grida. E tuttora non ho ancora capito il motivo, se mai ci fosse, e il perché di tanta violenza. Non c’è stata nessuna attesa. E non c’era nessuna emergenza. La signora accompagnata da questi tre violenti lamentava solo una forte emicrania, prontamente trattata. La guardia giurata è intervenuta - ricorda ancora Martina - ma ha potuto fare poco da sola con tre indemonati
.
Nonostante la giovane età Martina, 27 anni, ha una notevole esperienza nel campo delle urgenze: infermiera da sei anni, ha prima lavorato nel 118 e poi sempre in Pronto soccorso. Oggi sono confusa, frastornata, ma anche tanto, tanto amareggiata per come noi infermieri siamo trattati dall’utenza, nonostante la tanta disponibilità e l’amore che mettiamo nel nostro lavoro
. Poco dopo l’aggressione una pattuglia della polizia è intervenuta sul posto. Gli aggressori sono stati tutti identificati. Ascoltati anche i presenti. Siamo di fronte ad un altro grave, gratuito e insopportabile atto di violenza ai danni di infermieri.
Siamo tutti vicini a Marina - assicura la Presidente Opi Napoli Teresa Rea -. Abbiamo costituito presso l’Ordine di Napoli un gruppo di lavoro per non lasciare da soli i colleghi oggetti di violenza. Anche in questo caso metteremo a disposizione di Martina il nostro ufficio legale, il team di psicologi e di esperti per superare tutti insieme questo momento.
Alle autorità - dice infine Teresa Rea - l’ennesima denuncia di quanto accade nei nostri pronto soccorso e la rinnovata richiesta di portare più sicurezza nei nostri ospedali
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