Vittima di un incidente sul lavoro che otto anni fa lo ha costretto in carrozzina, Omar Bortolacelli, 35 anni, ha aperto la StraBologna 2019 con l'esoscheletro: al suo fianco, anche nel veicolare il messaggio di forza e coraggio, due infermieri sulle bici sanitarie del 118.
StraBologna, gli infermieri accanto ad Omar e al suo esoscheletro
Era autista soccorritore del 118 quando, otto anni fa, Omar è rimasto vittima di un incidente sul lavoro che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Non si è mai perso d'animo però e nello sport ha trovato la spinta per dimostrare a sé stesso che essere autonomi è possibile, anche quando la vita ti gioca un colpo basso.
Se dovevo stare fermo, nascevo albero
è la filosofia di Omar, che grazie ad un esoscheletro messo a punto per lui ha aperto la StraBologna 2019. Omar, alla partenza e durante il percorso ridotto che è riuscito a fare, è stato accompagnato da due infermieri con le bici sanitarie 118, a testimoniare la vicinanza dell'Ordine degli infermieri di Bologna, che ha sostenuto fortemente la sua presenza alla StraBologna per lanciare un messaggio di coraggio e di forza.
Omar da cinque anni è rientrato al lavoro e adesso opera alla centrale del 118. Qui ho conosciuto nuovi colleghi, persone fantastiche che ogni giorno mi sopportano e soprattutto mi supportano nelle mie innumerevoli iniziative
, ha commentato.
A distanza di otto anni dall'incidente Omar si è ricostruito una vita facendo molte cose: lavora, guida la macchina, vive da solo, viaggia e fa tanto sport. Scherma, equitazione, immersioni subacquee, gare agonistiche con una moto da pista adattata.
E faccio molti incontri per il sociale nelle scuole per parlare di sicurezza stradale - ha aggiunto - per far conoscere le tante cose che si possono ancora fare
anche con una disabilità.
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