L’operazione condotta dai carabinieri sulle ambulanze in tutta Italia, che ha portato al sequestro di farmaci e bombole ossigeno scadute, alla scoperta di personale non vaccinato e ausiliari privi di abilitazione preoccupa Antonio De Palma: Sono queste le condizioni in cui devono lavorare i nostri operatori sanitari?
De Palma: rischi su ambulanze, mancano condizioni di sicurezza
Auspichiamo che si tratti soltanto di episodi isolati, seppur il numero dei casi emergenti – ma in particolare modo le segnalazioni che i colleghi hanno inoltrato al nostro sindacato – sembrerebbero andare nella direzione opposta
. I possibili casi che si spera restino “isolati” ai quali rimanda il presidente nazionale del Nursing Up, Antonio De Palma, attengono alle irregolarità che alcuni giorni fa i Nas, nell’ambito della strategia di sicurezza sanitaria relativa all’attuale periodo di emergenza Covid-19, hanno riscontrato in 160 ambulanze (su 1.297 impiegate in servizi di emergenza/urgenza sanitaria e nel trasporto di infermi, individuando, risultate irregolari da nord a sud Italia. Nove, invece, i veicoli che sono stati sequestrati.
Un quadro che De Palma dipinge come desolante, di preoccupante assenza di sicurezza sia per gli infermieri sia per i pazienti. È realmente questa la quotidianità della nostra sanità pubblica? Sono davvero queste le condizioni in cui deve adoperarsi il nostro personale sanitario, tra bombole di ossigeno scadute e mezzi vetusti e sudici?
Condizioni di sicurezza, quelle rilevate, che non rispecchiano le normative vigenti, ponendo a rischio la salute di tutti. Restiamo meravigliati di come “il sommerso” emerga soltanto di fronte, finalmente, agli interventi specifici delle forze dell’ordine. Ma la recente operazione dei Nas in tutta Italia rappresenta la punta dell’iceberg
, insiste De Palma, pensieroso sul fatto che dall’indagine condotta dai carabinieri verrebbero alla luce riscontri preoccupanti, che vanno inevitabilmente a compromettere la sicurezza sul lavoro dell’infermiere
.
Entrando nel dettaglio, il presidente nazionale del Nursing Up evidenzia con rammarico, in casi come questo, la mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, la presenza di parti arrugginite e incrostate, l’impiego di vetture prive di autorizzazioni per svolgere il trasporto dei malati. In un caso su 10 l’ambulanza della sanità italiana non costituisce un luogo sicuro
. E quest’ultima affermazione fa davvero riflettere.
Sindacato degli infermieri che, come lo stesso De Palma sottolinea, è stato tra i primi che per lungo tempo ha denunciato le delicate condizioni di lavoro degli infermieri dei 118, e non è sicuramente da attribuire a loro – impegnati come sono nel prestare assistenza in emergenza – la responsabilità di controllare se una vettura è in condizioni di effettuare il regolare servizio, tra sistemi anti incendio non a norma e assenza di revisione meccaniche
. E al contempo non spetta agli infermieri pulire le ambulanze per mantenerle in condizioni igieniche idonee
, prosegue De Palma. Ma gli stessi operatori sanitari possono e devono denunciare, questo certamente sì, le mancanze che riscontrano nei loro abituali luoghi di lavoro. E come Nursing Up li invitiamo a farlo, raccontando ai nostri referenti locali tutto quello che accade
.
Tornando al recente blitz dei Nas, infine, De Palma si domanda se finalmente i singolari riscontri di queste indagini spingeranno il ministero della Salute ad avviare ispezioni, coinvolgendo le Regioni interessate
. L’auspicio è che si faccia chiarezza.
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