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Mancano fondi per abbattimento liste attesa e assunzioni

di Redazione

Per abolire realmente le liste di attesa occorre assumere nuovi professionisti e soprattutto garantire aumenti di stipendio nonché incentivi al personale per aumentare i carichi di lavoro ed arrivare a snellire i tempi di un esame o di un intervento. Così Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up, commentando la bozza del decreto per l'abbattimento delle liste di attesa che sarà presentata nei prossimi giorni al Consiglio dei Ministri. Sono 3 milioni gli italiani che hanno rinunciato a curarsi proprio a causa di code troppo lunghe per visite ed esami.

Liste attesa ed infermieri dall'estero, Nursing Up: mancano le coperture

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Antonio De Palma, presidente nazionale Nursing Up

Si risolva piuttosto cancellando il tetto di spesa sulle assunzioni di medici ed infermieri e valorizzando i nostri professionisti, quelli che abbiamo in casa, ribadisce riferendosi altresì al fatto che nelle ultime ore il ministro Schillaci ha rilanciato l'ipotesi di assumere infermieri stranieri per coprire le falle del personale.

In Italia ne mancano 175mila. Siamo di certo di fronte ad una soluzione che non può essere risolutiva per la nostra crisi sanitaria. Sarebbe una scelta paradossale e controproducente, contesta sottolineando come certe affermazioni ed ipotesi del ministro della Salute rischino di minare ulteriormente la precaria stabilità del sistema sanitario e la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini.

q>Sarebbe impossibile, oltretutto, non tenere conto delle barriere linguistiche e della necessità di valutare con attenzione i titoli di studio – rimarca -. Il tetto di spesa sulle assunzioni prevede che oggi non si possa spendere più di quanto speso nel 2004 tolto l'1,4% ma il suo superamento definitivo risulta tuttavia difficile da realizzare attualmente con le risorse a disposizione, ammette De Palma.

Pur riconoscendo che l'impegno del ministro della Salute sia innegabile, De Palma fa notare che ancora una volta, come è spesso accaduto dall'inizio del suo incarico, Schillaci è arrivato a sostenere apertamente che la migliore soluzione possibile per risolvere la carenza di personale sanitario, nel nostro Paese, è quella di arrivare ad assumere infermieri dall'estero. Molte volte, nelle sue uscite pubbliche, ha addirittura ignorato la questione della grave questione infermieristica, rimarca.

Mancano comunque le coperture finanziarie per attuare l'abbattimento delle liste di attesa e per assumere il personale straniero - dichiara De Palma -. Viste le attuali ristrettezze dei conti pubblici segnalate più volte dal ministro Giorgetti, il ministero dell'Economia avrebbe sollevato un muro di fronte alle misure più importanti pianificate dai tecnici del ministero della Salute che ora sono rimesse in discussione, specifica sostenendo che diversi punti del Piano sarebbero stati bocciati e potrebbero trasformarsi in un braccio di ferro tra Mef e ministero della Salute.

De Palma teme inoltre che lo slittamento del decreto sulle liste di attesa, annunciato già a metà maggio, ma in discussione soltanto ad inizio giugno (si ipotizza il 3 giugno), sia l'ennesima strategia politica a pochi giorni dal voto in Europa, considerando che il decreto, qualora approvato, non sarebbe certamente attuabile nell'immediato. È il termine ultimo per non superare l'appuntamento elettorale dell'8 e del 9 giugno sul quale la maggioranza punta per consolidare l'Esecutivo con il voto, spiega.

Senza investimenti nel talento e nelle competenze dei professionisti e senza un capillare piano di assunzioni non si può ricostruire il nostro sistema sanitario nazionale e garantire ai cittadini prestazioni degne di tal nome e rispondenti al crescente fabbisogno della popolazione – conclude -. Tutto il resto sono chiacchiere vuote di cui nessuno di noi ha bisogno.

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