Il Senato ha approvato un emendamento all'articolo del Ddl Prestazioni Sanitarie che sposta al 31 dicembre 2027 l'opportunità per il personale sanitario dipendente del Servizio Sanitario Nazionale di esercitare la libera professione. Un provvedimento accolto positivamente dalla Fnopi, il cui segretario, Enrico Galimberti, lo giudica un segnale significativo di continuità per la qualità dell'assistenza sul territorio
. Ma non mancano critiche. Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, sottolinea come la proroga non risolva il problema strutturale: Esistono lacune e vincoli che impediscono agli infermieri di esercitare la libera professione, rendendo questo percorso quasi impraticabile
.
I limiti della normativa e il ruolo delle aziende sanitarie
Approvato l'emendamento all'articolo del Ddl Prestazioni Sanitarie che proroga al 2027 la possibilità di esercitare la libera professione da parte del personale sanitario dipendente del Ssn.
Uno degli aspetti critici riguarda il comma 2 del decreto-legge 127/2021, che impone condizioni rigide per ottenere l'autorizzazione alla libera professione. Molti infermieri e ostetriche, pur avendo presentato correttamente la documentazione, non hanno ricevuto alcuna autorizzazione dalle aziende sanitarie, che spesso respingono le richieste per motivi organizzativi o burocratici
, denuncia De Palma.
Inoltre, secondo Nursing Up, le aziende sanitarie utilizzano il rispetto delle priorità aziendali come pretesto per ritardare le richieste, rendendo il processo estremamente laborioso e scoraggiando i professionisti.
Vincolo di esclusività: proroga positiva ma ancora temporanea
Un altro nodo irrisolto è il carattere temporaneo della proroga. Sebbene l'estensione fino al 2027 rappresenti un passo avanti, l'incertezza rimane e impedisce agli infermieri di investire con sicurezza nella libera professione.
Se un professionista sanitario non ha la certezza di poter continuare nel lungo periodo, difficilmente investirà risorse economiche e organizzative in un'attività che rischia di essere temporanea
, afferma De Palma, chiedendo che il vincolo venga definitivamente abolito, come avviene per i medici.
Il rischio di una mancata riforma
Se la normativa non verrà rivista in modo strutturale, avverte Nursing Up, il settore pubblico potrebbe subire un esodo di professionisti verso realtà più flessibili e remunerative, aggravando la carenza di personale.
Abbiamo fiducia in un confronto positivo con le istituzioni per individuare soluzioni concrete
, conclude De Palma.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?