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Reggio Calabria

Infermieri demansionati, Gom condannato in Appello

di Redazione

Diciotto infermieri calabresi, operanti presso le Unità di Nefrologia e Dialisi e Oncologia del Grande ospedale metropolitano (Gom), saranno risarciti per demansionamento. Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Reggio che, ribaltando la decisione di primo grado, ha riconosciuto che i professionisti erano stati obbligati, per sopperire all'assenza in organico di operatori socio sanitari, a ricoprire mansioni che non competevano al loro profilo professionale.

Diciotto infermieri costretti a fare gli Oss, l'Azienda dovrà risarcirli

gom reggio calabria

Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli”

Il Tribunale, che ha condannato l'ospedale reggino a versare il risarcimento che ammonta complessivamente a oltre 600mila euro, dovrà pronunciarsi nei prossimi mesi anche in merito ad altre cause di demansionamento che riguardano diverse unità operative. Sono in corso altresì cause risarcitorie avviate dal Nursind riguardo al Bonus Covid non ancora elargito e al riconoscimento dei Buoni Pasto, dei tempi di vestizione e svestizione e degli incentivi Plasma.

Lo ha reso noto la segreteria provinciale del sindacato degli infermieri che ha assistito gli infermieri demansionati offrendo loro tutela legale. I rappresentati sindacali specificano che la condizione cui erano sottoposti i 18 professionisti in servizio nei due reparti è continuata per anni, almeno sino a maggio del 2018 quando sono stati assunti i primi Oss. Sino ad allora, gli infermieri erano costretti a svolgere mansioni igienico-sanitarie, ausiliare e di supporto.

Ci siamo trovati di fronte ad una situazione di forte malcontento di tutti i colleghi infermieri del Gom i quali erano demansionati praticamente da sempre, spiega Michele Nocera, segretario Nursind presso il presidio ospedaliero “Morelli” ed infermiere in oncologia. Questa sentenza ripaga in parte anche la dignità professionale degli infermieri che per troppo tempo è stata schiacciata dalla mancanza delle figure di supporto previste.

Il segretario territoriale Nursind Reggio, Vincenzo Marrari, esprime grande soddisfazione per la decisione della Corte d'Appello perché ripaga dei tanti sforzi compiuti negli ultimi anni, sin dalla nascita della segreteria Nursind nel 2017 nel capoluogo reggino. Precisa, tuttavia, che c'è tanto ancora su cui lavorare per tutelare la professione ed i professionisti infermieri.

Il Nursind è a disposizione di tutti coloro che desiderano impegnarsi per garantirsi un futuro lavorativo migliore, sottolinea ribadendo che il sindacato degli infermieri si pone l'obiettivo di garantire, oltre alla tutela dei loro diritti, anche di farli operare in un contesto di pieno riconoscimento economico e contrattuale.

Per porre in essere la sua opera professionale, l'infermiere necessita del giusto rapporto infermiere/paziente, della presenza in organico h24 delle figure di supporto come l'Oss e che gli vengano riconosciuti tutti i diritti sanciti dai contratti e dalle vigenti normative, continua rimarcando come sia stato riconosciuto a livello nazionale che gli infermieri esercitano una professione intellettuale.

Considerando la sordità manifestata dalle aziende sanitarie calabresi alle loro proposte e alle istanze avanzate nel corso degli anni, i dirigenti sindacali spiegano che è stato pertanto scelto di far valere tali diritti nelle aule di Tribunale, patrocinando gratuitamente le cause per i propri iscritti, anche in caso di soccombenza ossia qualora, persa la causa, si debbano restituire le spese legali sostenute e anticipate dalla parte vittoriosa (art.91 del codice di procedura civile).

Dopo questa sentenza favorevole la missione di Nursind non si ferma. Continueremo a difendere e sostenere la professione infermieristica in tutte le sedi e nei modi necessari a tutelare le colleghe e i colleghi che, con grande competenza e sacrificio, si spendono quotidianamente in un contesto estremamente difficile e povero di risorse umane e materiali, come quello del Sistema sanitario regionale calabrese, concludono.

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