Al Galliera di Genova, dove sono previsti in dotazione 660 infermieri, almeno un infermiere su dieci è pronto a lasciare l'ospedale e a trasferirsi al Policlinico San Martino e alla Asl 3. Si tratta del 10% dell'organico complessivo. Sono infatti 60-80 gli infermieri che hanno vinto il maxi concorso indetto nel 2024 da Città Metropolitana e che si prevede lasceranno il nosocomio entro i prossimi mesi. Considerando che dovranno dare un preavviso dai due ai quattro mesi in base all'anzianità di servizio e smaltire le ferie arretrate prima di iniziare il nuovo lavoro, i trasferimenti continueranno sino alla prossima estate. La migrazione risulta già iniziata: una ventina di sanitari sarebbero già stati chiamati dal Policlinico tra le prime settanta assunzioni previste ed altri dieci sono in partenza, entro marzo, per l'Asl genovese.
La replica dell’ospedale: Attivate assunzioni che compensano le uscite
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Ospedale Galliera di Genova
Si tratta di infermieri provenienti da vari reparti, molti con decenni di esperienza e professionalità alle spalle che rischiano di andare persi, con ripercussioni anche sui pazienti
, spiega il segretario generale della Cisl Fp Liguria, Gabriele Bertocchi precisando che il concorso prevede l'assunzione di 294 infermieri da destinare in cinque strutture sanitarie cittadine.
La quota più corposa, sulla base del fabbisogno, spetta all'Asl3 che ne avrà 149. Segue il San Martino con 94, il Gaslini con 28, il Galliera con 22 e uno all'Evangelico. L'ospedale dovrà ora recuperare le abilità e le professionalità formate in questi anni che andranno perse e si dovrà ripartire da zero con nuovi sanitari
, spiega il segretario generale Uil Fpl, Marco Vannucci. Da tempo l'ospedale è in sofferenza e le cose non potranno certo migliorare
, avverte.
Considerando che complessivamente sono stati circa un centinaio i sanitari del Galliera a partecipare al bando e pur tenendo conto che una ventina non hanno superato le prove concorsuali, risulta evidente che all'ospedale di Carignano è in corso una grande fuga del personale infermieristico.
Le ragioni di questa migrazione, spiega Vannucci, sono molteplici: ci sono infermieri che cercano un lavoro più sostenibile, di riavvicinarsi a casa, di cambiare vita dopo decenni di turni puntando alle Case di Comunità dell'Asl. Il Policlinico attrae invece per la possibilità di confrontarsi con più specialità ed apre nuovi scenari che al Galliera non sono previsti
, continua.
Il bando prevedeva che gli infermieri potessero scegliere l'azienda per cui concorrere
, spiega ancora Bertocchi sottolineando che la criticità ora vissuta dal Galliera è dovuta al fatto che soltanto 13 infermieri nella graduatoria finale lo hanno scelto.
Non bastano nemmeno a coprire le 22 assunzioni previste
, commenta il sindacalista della Cisl specificando che le altre strutture hanno un numero di candidati significativamente maggiori. Il più gettonato, tra gli infermieri genovesi, è il Policlinico con 329 richieste e l'Asl 3 con 206. Una volta terminate le assunzioni i sanitari ancora in graduatoria potranno essere chiamati da altri ospedali, in primis il Galliera
, assicura.
Secondo i sindacati i trasferimenti starebbero andando tuttavia a rilento, perché ci sarebbe in ballo la questione del 2% dei bilanci delle aziende sanitarie richiesto dalle Regioni che rischia di bloccare le assunzioni. Il bando di 294 infermieri rientrava nel piano triennale della vecchia giunta regionale ma con la nuova stretta le aziende stanno cercando di capire come muoversi
, spiega il segretario generale Fp Cgil Genova, Luca Infantino.
Intanto l'amministrazione del Galliera ha fatto sapere in una nota di aver attivato con la massima rapidità possibile l'assunzione di 43 infermieri dalla graduatoria metropolitana a tempo determinato e altri 22 da una specifica graduatoria a tempo determinato predisposta dall'Ente con lo scopo specifico di fronteggiare la carenza di personale
.
La situazione al Galliera potrebbe comunque aggravarsi. Oltre a questa grande fuga, c'è il rischio che se ne vadano altri 41 infermieri, su 43 in servizio presso il Pronto soccorso di Carignano. I professionisti hanno infatti minacciato di concretizzare la richiesta di trasferimento in blocco per le insostenibili condizioni lavorative denunciate alle organizzazioni sindacali.
Cgil Fpl e Uil Fpl Genova hanno indetto lo stato di agitazione per discutere il quale è stato fissato per il prossimo 12 febbraio un vertice in prefettura. Al tavolo di conciliazione è atteso, fanno sapere i sindacati, anche il presidente della Regione Bucci.
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