Il dg dell’ospedale Cardarelli di Napoli agli arresti domiciliari. Al manager è stata contestata l’accusa di corruzione, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti.
Appalti, arrestato manager del Cardarelli
In tutto sono 16 le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari della magistratura di Napoli. Le accuse vanno dalla corruzione alla frode. Ai domiciliari, oltre al direttore generale Ciro Verdoliva, anche l’imprenditore Alfredo Romeo, l’ex direttore generale dell’ufficio patrimonio del Comune di Napoli Giovanni Annunziata, e un collaboratore di Romeo Ivan Russo.
Nel mirino della magistratura partenopea alcuni appalti riconducibili al Cardarelli, al Comune e alla Soprintendenza per i beni culturali di Roma.
Verificare se i presunti fenomeni corruttivi che hanno portato agli arresti domiciliari per il direttore generale Ciro Verdoliva, abbiano avuto effetti sui servizi resi ai malati dall'ospedale Cardarelli di Napoli. Lo chiede il Codacons, che si costituirà parte offesa in rappresentanza della collettività nell'inchiesta condotta dalla magistratura napoletana.
Più volte negli ultimi anni l'ospedale Cardarelli è finito nell'occhio del ciclone per gravi episodi di malasanità - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Un nosocomio dove di continuo i pazienti denunciavano criticità e problemi, e che portò il Codacons a presentare lo scorso anno una denuncia in Procura per le condizioni di degenza intollerabili, con i pazienti stipati come in un carro bestiame nei corridoi dell'ospedale. Vogliamo sapere se i casi di corruzione contestati dalla magistratura abbiano avuto in qualche modo ripercussioni per i cittadini, attraverso una riduzione quantitativa o qualitativa dei servizi resi all'utenza
. In tal senso il Codacons si costituirà parte offesa nell'inchiesta, in rappresentanza della collettività, e se saranno accertati illeciti chiederà un equo risarcimento danni per conto degli utenti napoletani della sanità pubblica.
Solidarietà dei dipendenti del Cardarelli
A pochi giorni dall'arresto, oltre cento tra infermieri e amministrativi hanno voluto esprimere la propria solidarietà al, direttore generale dell'ospedale Cardarelli di Napoli coinvolto nell'inchiesta per gli appalti Romeo. Le foto riportate dal Mattino.it mostrano striscioni esposti dai dipendenti: Noi continuiamo la tua opera. Lavoriamo per garantire la salute. Direttore generale torna presto.
Siamo qui a testimoniare chiaramente oltre la solidarietà umana al direttore - ha detto Fausto De Michele, primario di Pneumologia - anche l'augurio, nel pieno rispetto dei ruoli della giustizia e della magistratura, che sia accertata la verità per consentire al direttore generale di rientrare al più presto.
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