La replica dell'associazione di diritto Infermieristico sulla proposta proposta del Partito Democratico
Gentile Direttore,
nulla di nuovo, una vecchia e stucchevole litania, alla proposta di c.d “competenze avanzate”, puntualmente arriva l’opposizione della classe medica.
Oggi si è fatto, però, un passo in più, si propone addirittura una legge, con la quale si vuole affermare la centralità assoluta del medico, facendo leva su una visione della sanità a dir poco anacronistica e che pensavamo ormai dimenticata.
Non voglio entrare nel merito della proposta, poiché porterebbe inevitabilmente ad una radicale riorganizzazione nei servizi sanitari oltre che a rivedere tutta la legislazione prodotta in quest’ultimo ventennio, non avrebbe senso, infatti, formare professionisti di livello universitario per poi relegarle a semplici esecutori di decisioni mediche, privi di ogni potere decisionale e di ogni responsabilità.
Non serve ribadire che il processi assistenziali hanno subito, nell’ ultimo ventennio, notevoli e inevitabili cambiamenti ed adeguamenti , richiesti dal progredire delle conoscenze tecnico-scientifiche.
In controtendenza a questi mutamenti e a quanto avviene in molti altri paesi, si vuole pensare una figura che sia la sola responsabile di tutte le decisioni, anche di atti che devono necessariamente compiere altre figure professionali, non tenendo conto dei cambiamenti che anche questo fantomatico “atto medico” ha subito negli anni, basti pensare all’ uso dello sfigmomanometro, fino a qualche anno fa di esclusiva competenza medica, oggi è una pratica in mano alla popolazione.
Il sole gira attorno al medico, si leggeva in un articolo su nurse24 qualche tempo fa, ebbene sembra che sia proprio così, per lo meno così vorrebbero che fosse.
Non rimane che consigliare una riflessione sulla proposta e valutare se sia davvero utile utile all’ utenza.
Matteo Incaviglia
Segretario
Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico.
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