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Esclusione dei sanitari dalla mobilità volontaria: vergognosa

di Redazione

Quanto definito dal recente decreto legge n. 80 del 9 giugno che, con l'art. 3 comma 7, abolisce per tutti i dipendenti pubblici l’assenso dell’amministrazione di appartenenza del dipendente nei casi di mobilità volontaria, escludendo però il personale del Servizio Sanitario Nazionale. Un'offesa ai diritti dei professionisti sanitari e non solo, che attendono da anni di poter ritornare nella regione di appartenenza così Giuseppe Carbone - segretario generale della Fials - durante l'incontro online con il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Rassicurazioni e ampia condivisione - secondo la Fials - da parte del Vice Ministro sulle proposte formulate dal sindacato.

Fials incontro con Sileri per chiedere l'intervendo del Vice Ministro

Sul punto, sottolinea il  sindacato in una nota, di aver ricevuto rassicurazioni sul pronto intervento del senatore, che si è detto d'accordo con la Fials nel trovare discriminante l'esclusione dei professionisti sanitari dalla mobilità volontaria.

Larga condivisione, secondo Fials, anche sulla maggior parte delle proposte formulate dal segretario generale, tra cui: un piano straordinario di assunzioni per realizzare la Missione Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che altrimenti resterebbe solo una scatola vuota, e lo spostamento dei requisiti per la stabilizzazione del personale legato all'emergenza con una proroga al 31 dicembre 2022. Si è parlato - precisa la Fials - della necessità di ridefinire gli standard del personale con una modifica strutturale del D.M. 70 del 2015 (standard ospedalieri), che con la pandemia ha causato il ricorso selvaggio a rapporti di lavoro flessibili a tempo determinato o a partita iva.

Il sindacato ha riscontrato l'impegno di Sileri anche a cercare insieme soluzioni sulla carenza di infermieri dovuta all’imbuto formativo, ipotizzando un accordo tra Ministero della Salute e Miur per abolire il famigerato numero chiuso. Come pure a farsi garante presso il ministro Speranza delle istanze di maggior sicurezza sui luoghi di lavoro con la convocazione dell'Osservatorio nazionale previsto dalla legge 113/2020, di cui la Fials fa parte, a contrasto dell'odioso fenomeno delle violenze ai sanitari.

Il segretario generale ha sollecitato la revisione della formazione e delle competenze dell'operatore socio sanitario, anche in vista del rinnovo contrattuale. Non è mancata infine condivisione sulla parte più importante dedicata alle rivendicazioni degli operatori che attendono con il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, una retribuzione più equa ed in linea con la media dei colleghi europei.

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