Nurse24.it

COVID-19

Sicilia: Asp al lavoro per rintracciare sanitari no vax

di Redazione Roma

Circa 3mila i sanitari che, in tutta la regione, non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Tra di loro anche 278 infermieri. Prevista una raffica di sospensioni. E in Toscana, dove il Tar ha “congelato” il ricorso dei sanitari no vax, il governatore Giani fuga ogni dubbio: Lotterò allo stremo contro chi non intende vaccinarsi.

Sanitari no vax, in arrivo una raffica di sospensioni in Sicilia

Ci sono anche 278 infermieri tra gli 829 sanitari no vax nel palermitano. Come i restanti 551 (tra medici e odontoiatri, farmacisti, tecnici sanitari di radiologia medica, veterinari) anche loro non hanno risposto né alla prima né alla seconda mail di sollecito inviata dall’Asp sulla base dell’elenco fornito, già alcune settimane fa, dall’assessorato regionale alla Salute ad ogni azienda sanitaria siciliana. Mentre allo stato attuale, in tutta la regione, potrebbero essere almeno 3mila i sanitari che non hanno ancora ricevuto il vaccino contro il Covid.

In ogni caso l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, assicura che a seguito del nostro input, tutte le Aziende sanitarie sono al lavoro per rintracciare gli inadempienti. I quali, se recidivi, verranno sospesi dal servizio e dell’Ordine di competenza come previsto dalla legge, fino al licenziamento se da qui alla fine del 2021 non avranno provveduto a mettersi in regola.

Risalendo lo stivale, in Toscana è in arrivo una raffica di sanzioni verso i sanitari no vax. Fino a questo momento, infatti, le Asl hanno firmato la delibera di sospensione nei confronti di 202 tra infermieri, medici, tecnici e ostetriche che non si sono ancora immunizzati. I sanitari in questione saranno sostituiti a tempo determinato e non riceveranno lo stipendio durante i mesi che trascorreranno a casa.

Questa la ripartizione a livello territoriale: 99 sanitari presso l’Asl Nord-Ovest, 62 e 41 rispettivamente presso l’Asl Centro e l’Asl Sud-Est. Ad ogni modo si tratta di un numero destinato ad aumentare, considerando che a fine agosto il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha indicato in 4.500 il numero totale di sanitari a rischio (sono circa 1.400 nella Asl Nord-Ovest, 2.000 nella Asl Centro, 1.100 nella Asl Sud-Est), annunciando un vero e proprio giro di vite contro chi non vuole immunizzarsi.

Combatterò fino alla fine contro coloro che non intendono vaccinarsi. Chi non si vaccina non può prendersi cura degli altri. Occorre ricordare che, nelle scorse settimane, circa 1.300 sanitari no vax hanno presentato ricorso contro gli atti di accertamento sull’obbligo vaccinale inviati dall’Asl. Da parte sua, il Tar della Toscana ha accolto la richiesta di rinunciare alla domanda cautelare dei sanitari, fissando al prossimo 2 febbraio la trattazione di merito del ricorso.

Avevamo chiesto al Tar di decidere in urgenza – spiegava Tiziana Vigni, l’avvocato che insieme al collega Daniele Granara segue il ricorso dei sanitari no vax – ma poi abbiamo rinunciato alla sospensiva per due motivi: il primo è che intendiamo spendere nel merito le novità emerse nel frattempo, dunque l’esistenza di cure alternative che testimoniano che il vaccino non rappresenta l’unica soluzione. Il secondo motivo è che le sospensioni, fortunatamente, stanno procedendo a rilento, non c’è dunque urgenza di intervenire. Nel frattempo, però, i provvedimenti di allontanamento del luogo di lavoro nonché il blocco dello stipendio sono già divenuti efficaci. E il Tar ha anche condannato i ricorrenti al pagamento delle spese della fase cautelare.

Giornalista

Commento (0)