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Nursing Up: apprensione per il focolaio al Santobono

di Redazione

Ci sarebbero già 4 infermieri e 2 OSS tra i contagiati nel reparto oncologico dell’ospedale di Napoli. Il focolaio partito forse da un bimbo, risultato positivo al tampone dopo aver manifestato i primi sintomi febbrili. Il presidente De Palma: Una situazione che ci ricorda l’importanza di mantenere alta l’attenzione.

Contagi Covid infermieri, De Palma (Nursing Up): vietato abbassare la guardia

Sarebbero già 4 gli infermieri e 2 gli operatori socio sanitari contagiati nelle ultime ore a seguito del focolaio Covid nel reparto di oncologia dell’ospedale Santobono di Napoli. Tutto avrebbe preso inizio da un bimbo, risultato positivo al tampone dopo aver manifestato i primi sintomi febbrili. Sembra ci sia un cluster in atto e si teme – considerata la fragilità dei pazienti presenti nel reparto – che le infezioni possano espandersi a macchia d’olio, spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, che nel frangente fa il punto sulla situazione per quanto riguarda il numero di infermieri che si sono ammalati nel corso dell’ultimo mese.

Con la speranza che nel caso specifico non siano coinvolti altri pazienti e nuovi reparti, in una realtà sanitaria pubblica come quella campana già provata dal Covid. Riprende le fila dei numeri, De Palma, ricordando che nel nostro paese, incrociando i dati dell’Istituto Superiore di Sanità con quelli dell’Inail, risultano 3582 operatori sanitari contagiati negli ultimi 30 giorni. Ad ogni modo, i dati dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro indicano che ancora, al pari del recente passato, l’85% degli operatori che si ammalano nel nostro Servizio sanitario nazionale sono infermieri. Pertanto, oltre 3000 in un mese, una media di oltre 100 al giorno.

È necessario più che mai, pertanto, mantenere l’attenzione alta. Siamo distanti dai 350 contagi giornalieri di gennaio 2020, ma non è possibile abbassare la guardia, prosegue il presidente del Nursing Up, in particolare alla luce delle varianti in corso e di fronte alle scarse misure di sicurezza che registriamo all’interno degli ospedali per il personale sanitario, laddove le carenze di organico, la disorganizzazione l’incubo delle mascherine non a norma ci lasciano ritenere che la situazione sia tutt’altro che rosea. Ecco perché non possiamo né dobbiamo smettere di tutelare il personale che combatte strenuamente da oltre un anno, 24 ore su 24, contro il virus.

Al bando qualsivoglia “frettolosa” dichiarazione da parte di qualche esponente politico nonché le manifestazioni di eccesso d’ottimismo secondo cui, incalza De Palma, i contagi degli infermieri sono solo un lontano ricordo. Proprio in merito all’allarme infezioni per gli operatori sanitari, il presidente del Nursing Up ricorda come il sindacato degli infermieri, già in passato, si fosse espresso con chiarezza; ieri come oggi è vietato abbassare la guardia. Siamo lontani dal poter considerare fuori pericolo i nostri professionisti.

Ma in che modo si può uscire dall’emergenza? Certamente tutti insieme – riprende De Palma – compiendo l’immunità di massa attraverso un piano vaccini che deve proseguire lungo il percorso dell’efficacia e della tempestività, senza abbandonare a se stesso chi combatte ogni giorno nelle aree Covid, garantendo screening continuativi sui possibili contagi del personale e la costante misurazione dei livelli anticorporali ali per chi è stato già vaccinato.

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