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Dispense

La malattia di Chagas? Aids del futuro, scoperta in America centrale si sarebbe mossa fino al continente Asiatico

di Angelo

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BOLIVIA. E' stata ribattezzata l'AIDS del nuovo millennio, ma in realtà si conosce fin da 1907 grazie al malariologo Carlos Chagas. Si tratta in un vero e proprio morbo, che sta portando infezione e morte tra Bolivia, Messico, Colombia e America Centrale. La patologia si sarebbe "mossa" fino al continente Asiatico, dove da qualche settimana è allarme rosso per questo "male" ancora non ufficialmente diagnosticato dalla comunità scientifica internazionale (per quanto riguarda l'emergenza in atto). Se in Asia attualmente è in essere il Chagas è tutto da dimostrare, in America centrale da Alcuni mesi non si parla d'altro.

La malattia parassitaria prende il nome dal suo scopritore ed ha delle somiglianze con la precoce diffusione del virus dell’HIV. Come per l’AIDS, Chagas è difficile da individuare e possono passare anni prima che i sintomi della malattia comincino ad emergere. E' quanto emerge da un servizio apparso sulla rivista "PLoS Neglected Tropical Diseases". Da un recente studio è emerso che circa 10 milioni di persone nel mondo sono infettate dal morbo (circa 30.000 gli infetti solo negli USA).

Il morbo di Chagas è una malattia potenzialmente mortale diffusa da insetti "succhiatori di sangue" tra i quali ci sono le Triatomine, noti tra le popolazioni indigene come “kissing bugs“ (scarafaggi neri lunghi circa 20 mm). Il loro parente più prossimo è la mosca tse-tse, che si trova in Africa.

La malattia ha un lungo periodo di remissione. Si diffonde facilmente attraverso le trasfusioni di sangue e da madre a figlio. Circa un quarto delle vittime che hanno contratto la malattia sviluppano un ingrossamento del cuore o dell’intestino che può esplodere e provocare inevitabilmente morte improvvisa (nel 2008 tale morbo ha ucciso 10.000 persone, quasi tutte indigenti). Dopo la fase acuta, la patologia va in remissione e può richiedere anni prima che i sintomi (stipsi, dolore addominale, disturbi digestivi), emergano nuovamente in acuzie. A questo punto il parassita si fa strada verso il cuore dove può vivere e moltiplicarsi.

Da una ricerca della University of Maryland School of Medicine è emerso di recente che anche Charles Darwin potrebbe aver sofferto del morbo di Chagas, contratto durante i suoi lunghi viaggi (lo scienziato sarebbe morto di insufficienza cardiaca). Darwin stesso scriveva in uno dei suoi diari di essere stato morso da un piccolo insetto nero senza ali nel corso di una sua spedizione in Sud America.

 


Un po' di storia

Nel 1907, Carlos Chagas, grande malariologo mineiro, fu inviato dall'Instituto Bacteriológico Oswaldo Cruz di Rio de Janeiro, insieme all'amico e collega Belisário Penna, a Lassance, nel Minas Gerais, nei pressi del Rio São Francisco, per studiare un'epidemia di malaria che affliggeva l'accampamento degli operai che stavano costruendo la ferrovia della compagnia E.F. Central do Brasil.

Chagas allora arrangiò un laboratorio da campo in una carrozza di treno. La gente del luogo gli raccontò dell'esistenza di alcune cimici dette barbeiros che di notte uscivano dalle crepe nelle pareti delle case e si arrampicavano sui volti degli abitanti per succhiarne il sangue. Ne catturò alcune rosse e nere (del genere Panstrongylus) e scoprì, nell'intestino e nelle feci di questi emitteri, numerosi protozoi con le caratteristiche morfologiche dei tripanosomi.

All'inizio pensò ad uno stadio evolutivo di un qualche protozoo emoflagellato dell'insetto o di qualche altro vertebrato. Tornò a Rio de Janeiro e fece pungere alcune scimmie dagli insetti che aveva raccolto e nel sangue periferico di una di queste ritrovò poi i tripanosomi. Chiamò il parassita Schizotrypanum cruzi poi Trypanosoma cruzi, in onore del suo maestro Oswaldo Cruz. Scoprì anche delle forme tissutali del parassita, gli amastigoti, che si dividevano per fissione binaria e formavano nidi e pseudocisti nelle fibre muscolari e cardiache. A Lassance successivamente Chagas segnalò il primo caso di forma acuta di una nuova malattia: trovò lo stesso parassita che aveva scoperto nel sangue di una bambina con febbre, anemia, epatosplenomegalia (poi questa bimba visse fino a veneranda età senza problemi).

Dimostrò che quel parassita era la causa di una malattia molto comune nelle regioni rurali del Brasile: la tripanosomiasi americana. Nell'aprile del 1909, a 29 anni, Chagas segnalò sulla Revista Brasil-Médico l'esistenza di una nuova entità morbosa nell'uomo: la tripanosomiasi americana che prese il nome di morbo di Chagas. Fu l'unico caso nella storia della medicina nel quale un unico ricercatore descrisse completamente una nuova malattia infettiva, il suo agente eziologico, il vettore, l'ospite definitivo, il quadro clinico e l'epidemiologia. Il giovane anatomo-patologo paraense Gaspar Vianna scrisse i primi fondamentali lavori sulla patogenesi della tripanosomiasi americana. Nel 1911 mostrò come la forma infettante di trypanosoma cruzi invade l'organismo dei vertebrati, penetra i tessuti, si riproduce e ritorna nel sangue, dove non si moltiplica. Vianna descrisse anche le lesioni provocate dalla malattia a carico del sistema nervoso autonomo e compì le prime osservazioni sui danni a carico del miocardio. Negli anni venti del XX secolo, il radiologo e cardiologo Evandro Chagas, figlio di Carlos Chagas, fece i primi e più importanti studi sulla cardiopatia "chagasica" e fu il primo a studiare i segni elettrocardiografici della malattia.

Nel 1926 Salvadòr Mazza e Cecilio Romaña in Argentina diedero un grande contributo alla studio della clinica della malattia ed alla sensibilizzazione di governi e popolazioni dei paesi endemici riguardo al problema, tanto che nel loro stato la patologia viene chiamata morbo di Chagas-Mazza.

Negli anni cinquanta l'anatomo-patologo austro-brasiliano Fritz Köberle fece importanti scoperte sulla patogenesi del danno al sistema nervoso intrinseco dell'apparato digerente e dell'apparato cardiaco.

Bibliografia e sitografia:

1) Organizacion Panamericana de la Salud - OMS - http://new.paho.org/hq/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=3591&Itemid=3921&lang=es

2) Chagas Control in the Southern Cone Countries: History of an International Initiative, 1991/2001, PAHO

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