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Antropologia e Scienza Infermieristica

di Angelo

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RIMINI. L’antropologia è la scienza che studia l’uomo dal punto di vista sociale, culturale, fisico e dei suoi comportamenti nella società. Il termine deriva dal composto greco Antropos che significa uomo e del suffisso logìa, a sua volta da logos che significa parola o discorso sull’uomo.

Nella contemporaneità, dal punto di vista accademico, l’antropologia è suddivisa nella tradizione di studi italiana in due aree principali:

- l’antropologia fisica (o “antropologia biologica”), che studia l’evoluzione e le caratteristiche fisiche degli esseri umani, la genetica delle popolazioni e le basi biologiche dei comportamenti della specie umana e dei suoi parenti più stretti, le grandi scimmie (primatologia);

- le discipline demo-etnoantropologiche, che si occupano degli aspetti sociali, culturali, economici, cognitivi, politici, etc. (ad esempio le reti di relazioni sociali, i comportamenti, usi e costumi, gli schemi di parentela, le leggi e istituzioni politiche, le ideologie, religioni e credenze, gli schemi di comportamento, i modi di produzione e consumo o scambio dei beni, i meccanismi percettivi, le relazioni di potere).

Grande importanza ha per tale area di studi la ricerca etnografica, spesso considerata come base imprescindibile per riflessioni teoriche ed eventuali comparazioni. Generalmente quando viene utilizzato il termine antropologia senza specificazioni ci si riferisce a tali studi.

Le definizioni “antropologia culturale”, di derivazione statunitense, “antropologia sociale”, di provenienza britannica, ed “etnologia”, di scuola francese, vengono spesso utilizzate per riferirsi genericamente al campo di studi delle scienze antropologiche o etnoantropologiche. L’utilizzo di queste etichette comporta diverse letture teoriche dell’antropologia, che possono essere in linea di massima messe in relazione con le diverse tradizioni di studi. Tuttavia vi è ampio consenso nella contemporaneità nell’individuare un’unità epistemologica di fondo del campo disciplinare.

In Italia si tende a preferire la dizione “scienze (o discipline) etnoantropologiche” per evitare le implicazioni teoriche della scelta tra etnologia e antropologia sociale e culturale. In accordo con tale tendenza la voce enciclopedica di riferimento per tale campo di studi è Scienze etnoantropologiche, ed in essa viene trattata la storia della disciplina.

L’antropologia culturale

Ha origine principalmente negli Stati Uniti nel XIX secolo, e si interessa di una sistematica comparazione delle società umane. Fondatore può essere considerato Lewis Henry Morgan. Anche studiosi come Edward Burnett Tylor e James Frazer in Gran Bretagna si occuparono dell'argomento lavorando soprattutto su materiali raccolti da altri, di solito missionari, esploratori, o ufficiali coloniali, e sono oggi chiamati "antropologi da poltrona".

Questi etnologi erano interessati in modo particolare nelle motivazioni per cui i popoli che vivevano in diverse parti del globo avessero credenze e pratiche simili. Sebbene in Inghilterra l'approccio antropologico ponesse al centro non la cultura ma la società, fu proprio il britannico Tylor a dare la prima definizione di cultura: "presa nel suo più ampio significato etnografico è quell'insieme complesso che include il sapere, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società".

Nel XIX secolo gli etnologi erano divisi: alcuni ipotizzavano che i differenti gruppi umani dovessero in qualche modo aver appreso queste usanze simili gli uni dagli altri, sebbene in modo indiretto: in altre parole credevano che i tratti culturali si diffondessero da un luogo all'altro. Altri pensavano che differenti gruppi fossero capaci di inventare credenze e pratiche simili indipendentemente l'uno dall'altro. La disciplina per tutto l'Ottocento fu comunque dominata da coloro che ipotizzavano che le somiglianze indicassero che i differenti gruppi fossero passati attraverso i medesimi stadi di evoluzione culturale.

Nel XX secolo gli antropologi per la maggior parte rifiutarono la concezione secondo la quale tutte le società umane dovrebbero passare attraverso tutti gli stadi di sviluppo nello stesso ordine. Alcuni etnologi del XX secolo hanno piuttosto ritenuto che le somiglianze riflettessero adattamenti simili ad un simile contesto ambientale. Altri come Claude Lévi-Strauss, hanno ipotizzato che tali somiglianze riflettano fondamentali somiglianze nella struttura del pensiero umano (vedi Strutturalismo).

Sempre nel XX secolo la maggior parte degli antropologi socio-culturali, si rivolsero agli studi etnografici, vivendo per qualche tempo a scopo di studio in mezzo alle società in esame, partecipando e contemporaneamente osservando la vita sociale e culturale del gruppo.

Sebbene gli etnologi del XIX secolo considerassero le teorie della diffusione e dell'invenzione indipendente come ipotesi che si escludevano a vicenda, molti etnologi furono d'accordo nel riconoscere che entrambi i fenomeni accadono e che entrambi sono spiegazioni plausibili per le somiglianze. Questi etnografi facevano tuttavia notare che tali somiglianze erano spesso superficiali, e che persino certi tratti culturali che subivano un processo di diffusione, spesso cambiavano di significato e di funzione nel trasferimento da una società all'altra.

Di conseguenza questi antropologi non erano interessati a paragonare tra loro le diverse culture, per trarne generalizzazioni sulla natura umana o per scoprire le leggi universali dello sviluppo culturale, ma piuttosto si preoccupavano di comprendere le culture particolari nei loro propri termini. Essi promossero la concezione del "relativismo culturale", considerando che le credenze e i comportamenti di una persona potessero essere compresi solo nel contesto della cultura in cui questa viveva.

Antropologia sociale e culturale

Agli inizi del XX secolo l'antropologia si sviluppò in forme diverse in Europa e negli Stati Uniti. Gli antropologi europei si occuparono soprattutto dell'osservazione dei comportamenti e della struttura sociale, ossia delle relazioni tra i ruoli sociali (p.e. marito e moglie, o genitore e figlio) e le istituzioni sociali (p.e. religione, economia, politica). Il metodo di osservazione di altre culture viene definito "osservazione partecipante" che sta ad indicare l'osservazione non passiva delle pratiche locali.

Gli antropologi americani invece si occuparono soprattutto dei modi in cui le persone esprimono la loro visione su se stesse e sul mondo che le circonda, soprattutto riguardo alle forme simboliche (arti e miti). Al centro della loro riflessione c'è la cultura, la sua trasmissione, innovazione, variazione.

Questi due approcci spesso coincidono (ad esempio la parentela è insieme un sistema simbolico e una istituzione sociale), ma le descrizione che si danno dei medesimi fenomeni è rimasta a lungo fortemente orientata dalla scuola di appartenenza. Attualmente gli antropologi fanno riferimento ad entrambi i gruppi e sono ugualmente interessati a quello che le persone fanno e a quello che dicono.

Tuttavia, con l'espressione antropologia culturale si tende ad indicare una visione dell'antropologia più vicina all'approccio di origine americana.

Paradigmi attuali dell'antropologia culturale

L'antropologia culturale è tuttora dominata dalle ricerche etnografiche. Tuttavia molti antropologi culturali contemporanei hanno respinto i primi modelli di etnografia, che trattava le culture locali come confinate e isolate. Questi antropologi sono tuttora interessati ai differenti modi in cui le persone che vivono in luoghi diversi agiscono e comprendono le loro vite, ma ritengono spesso che non sia possibile comprendere tali modi di vita occupandosi esclusivamente del contesto locale. Si ritiene invece che si debba analizzare le culture locali nel loro contesto regionale o addirittura nelle relazioni politiche ed economiche globali.

Fondamentale per l'antropologia degli ultimi decenni è stato sottolineare il carattere astratto e costruito non solo dei concetti di etnia e gruppo, ma addirittura del concetto stesso di cultura. Da alcuni questo viene addirittura contestato come non fondato e accusato di contribuire alla creazione di identità forti utilizzate in contrasti politici.

Inoltre gli antropologi culturali hanno sempre più allargato il loro interesse anche alla cultura occidentale. Per esempio un recente vincitore di un prestigioso premio per l'etnografia (In Search of Respect), ha svolto le sue ricerche nel quartiere di Harlem (New York).
L’Antropologia, la psicologia e la sociologia

Le persone operano i governi e le economie. Psicologia, sociologia e antropologia sono scienze che possono offrire prospettive sul comportamento degli individui e dei gruppi in cui vivono. Queste scienze sociali possono offrire ai cittadini strumenti utili per analizzare i motivi e le attività dei singoli e dei gruppi che incontrano.

Identità personale e di gruppo. L'identità personale è modellato dalla propria cultura, da gruppi e da influenze istituzionali. Istituzioni come scuole, chiese, famiglie, agenzie governative, e tutti i giudici svolgono un ruolo fondamentale nella nostra vita. Queste ed altre istituzioni esercitano un'influenza enorme su di noi, ma le istituzioni non sono altro che ulteriori incarnazioni organizzative per i valori sociali fondamentali di coloro che li compongono. Pertanto, è importante che gli studenti sappiano in che modo le istituzioni si formano, quali controlli e le influenze loro, come loro controllo e gli individui influenza e cultura, e come le istituzioni possa essere mantenuta o modificata.

Dinamiche culturali. Le culture sono dinamiche e in continua evoluzione. Gli esseri umani sono capaci di creare, imparare e adattarsi cultura. La Cultura ci aiuta a capire noi stessi come individui e membri di vari gruppi. Le culture umane rappresentano sia le somiglianze che differenze. Noi tutti, per esempio, abbiamo sistemi di credenze, conoscenze, valori e tradizioni diverse . Ciascun sistema è anche unico. In una società democratica e multiculturale, gli studenti devono capire molteplici prospettive che derivano da differenti punti di vista culturali. Questa comprensione consentirà loro di relazionarsi con le persone nella nostra nazione e in tutto il mondo.

Scuola Elementare

I giovani studenti sviluppano la propria identità personale nel contesto della famiglia, coetanei, scuole e comunità. Central to this development are the exploration, identification, and analysis of how individuals relate to others. Centrale di questo sviluppo sono l'esplorazione, l'identificazione e l'analisi di come gli individui relazionarsi con gli altri. I bambini devono essere offerte opportunità di esaminare le varie istituzioni che influenzano la loro vita e influenzare il loro pensiero. Essi devono essere assistiti nel riconoscere le tensioni che si verificano quando gli obiettivi, i valori e principi di due o più enti o gruppi di conflitto. Essi dovrebbero anche avere l'opportunità di esplorare in che modo le istituzioni come luoghi di culto o di cura reti sanitarie sono creati per rispondere alle mutevoli esigenze individuali e di gruppo. Durante i primi anni di scuola, l'esplorazione dei concetti di somiglianze e differenze di materie scolastiche come le arti lingua, matematica, scienze, musica, arte e rende lo studio della cultura adeguata.

Socialmente, il giovane studente comincia a interagire con altri studenti, alcuni dei quali sono come gli studenti e un po 'diverso, naturalmente, lui o lei vuole sapere di più sugli altri.

Scuola Media

Ai livelli intermedi, i problemi di identità personale sono orientati come l'individuo comincia a spiegare sé in relazione agli altri nella società e nella cultura. Gli studenti della scuola media potranno beneficiare di diverse esperienze attraverso le quali esaminare i modi in cui le istituzioni cambiare nel tempo, promuovere la conformità sociale e cultura influenza. Essi dovrebbero essere incoraggiati ad utilizzare questa comprensione suggerire gli strumenti per lavorare attraverso il cambiamento istituzionale per il bene comune. In mezzo i gradi, gli studenti iniziano a esplorare e fare domande sulla natura della cultura e gli aspetti della cultura specifica, come il linguaggio e l'influenza di questi aspetti sul comportamento umano.

Scuola Media Superiore

A livello di scuola superiore, gli studenti hanno bisogno di incontrare molteplici opportunità di esaminare i modelli contemporanei del comportamento umano, con metodi di scienze del comportamento di applicare concetti fondamentali elaborati dalla psicologia, psicologia sociale, la sociologia e l'antropologia che si applicano agli individui, società e culture. Studenti della scuola superiore deve capire i paradigmi e le tradizioni che sottendono e politico delle istituzioni sociali. Dovrebbero essere consentito di esaminare, usare e aggiungere al corpo di conoscenze connesse alle scienze del comportamento e la teoria sociale si riferisce ai modi persone e gruppi si organizzano attorno alle necessità comuni, convinzioni e interessi. Man mano che gli studenti attraverso la scuola, possono comprendere e utilizzare concetti complessi culturali, come l'adattamento, l'assimilazione, acculturazione, diffusioni, e dissonanza tratti da antropologia, sociologia, e altre discipline per spiegare come la cultura e sistemi culturali funzionano.

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