La vicenda dei tirocini presso l’Università Vanvitelli di Napoli è ormai nota; dopo la lettera di uno dei professori (con la quale raccontava le criticità dell’ateneo campano) la redazione ha dato voce agli studenti, incontrandoli di persona. Esattamente in quelle ore, fonti interne all’ateneo e confermate dagli stessi studenti, affermavano che Silvio Simeone sarebbe stato "nominato nuovo responsabile dei tirocini della sede di Napoli”. Nei giorni seguenti, infatti, lo stesso Simeone ha incontrato proprio gli studenti infermieri della sede di Napoli.

In occasione del giuramento degli infermieri neolaureati di Napoli siamo riusciti ad intervistare Simeone che, a partire dal 1° dicembre 2021, è in servizio come ricercatore presso l’Università Vanvitelli di Napoli. Non ho nessuna nomina - spiega Simeone ai microfoni di Nurse24.it - essendo l’unico Med/45 mi sono interessato all’aspetto didattico e anche delle attività professionalizzanti con tutti i corsi di Laurea, un modo per farmi conoscere e loro (gli studenti, ndr.) mi hanno esposto le problematiche.

Lo ricordiamo: Simeone è l’unico ricercatore del settore scientifico disciplinare Med/45, ma per quanto interessato alla didattica e in costante dialogo con gli studenti di Infermieristica, non è lui ad essere stato nominato come coordinatore dei tirocini presso l’Università campana. Peccato, aggiungiamo noi, perché l’entusiasmo degli studenti (esploso con la presunta nomina) deve ancora una volta raffreddarsi con queste dichiarazioni.

È molto probabile che la nomina arrivi nelle prossime settimane, ma all’Università Vanvitelli di Napoli sarebbe da chiedere con quale procedura verrà fatta la nomina. Perché non utilizzare le graduatorie in essere?

L’Università, però, si è trincerata dietro un religioso silenzio: dopo una prima timida dichiarazione con la quale ha fatto sapere che l'Ateneo ha avviato accertamenti interni per verificare la veridicità delle questioni sollevate, non ha più risposto alle richieste della redazione di Nurse24.it

Possiamo dire: che chi tace acconsente?

Alla nostra redazione stanno a cuore i giovani studenti, che tra mille difficoltà coltivano un sogno: diventare dei professionisti.

È un loro diritto, ma soprattutto un dovere di tutti noi (università comprese) realizzarlo!