La sindrome di Cushing è un insieme di anomalie cliniche causate da cronici valori elevati di glucocorticoidi, ormoni steroidei prodotti dalla corteccia surrenalica ed appartenente alla classe dei corticosteroidi; la sindrome di Cushing può essere di natura endogena, per eccessiva produzione di glucocorticoidi, oppure per natura esogena come trattamento con corticosteroidi. La maggior parte dei casi è causata da eccessiva esposizione a farmaci a base di cortisonici o secondario ad adenoma del surrene e in minima parte da carcinoma surrenale; il sesso maggiormente colpito risulta essere quello femminile.
Segni e sintomi della sindrome di Cushing
Sindrome di Cushing
Le manifestazioni tipiche della sindrome di Cushing sono:
facies lunaris
obesità del tronco con estremità distali molto sottili
I pazienti possono presentare:
Nelle donne inoltre possono verificarsi irregolarità mestruali e in casi di tumori surrenalici con aumento della produzione di androgeni può esserci sviluppo di calvizia e segni di virilismo. Nei bambini ritardo nella crescita.
Diagnosi e trattamento
Per poter fare diagnosi di sindrome di Cushing è necessario un accurato esame obiettivo e anamnesi del paziente, analizzando i segni e sintomi presentati che sono particolarmente caratteristici.
Per avere una conferma diagnostica è necessario un dosaggio del cortisolo libero a livello ematico, urinario nelle 24 ore o anche salivare con campione prelevato intorno alla mezzanotte, momento in cui il livello di cortisolo risulterebbe essere fisiologicamente basso. Oltre agli esami di laboratorio, possono rendersi necessari ulteriori accertamenti con diagnostica imaging come TC o RMN per una valutazione delle ghiandole surrenali e dell’ipofisi.
Il trattamento verte sull’eliminazione della causa scatenante nei diversi casi:
sindrome di natura iatrogena : generalmente si procede con la riduzione graduale, fino all’interruzione del farmaco a favore di terapie alternative
sindrome secondaria e processi tumorali : può essere trattata mediante intervento chirurgico o radioterapia, in questi casi, in attesa dell’intervento definitivo, si può associare somministrazione di metirapone o ketoconazolo che sono farmaci che abbassano i livelli di cortisolo.
Utile nel trattamento risulta essere una dieta ricca di potassio e proteine e povera di zuccheri, così come la gestione terapeutica dell’ipertensione, del rischio di trombosi venosa profonda e di infezione.
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