L’infermiere nello svolgimento della comune pratica infermieristica spesso dimentica che la centralità di tutte le sue azioni/intenzioni devono essere dirette al paziente. A mio parere un’assistenza infermieristica basata su compiti standard e che quindi non tiene conto dello specifico “bisogno di salute” del paziente non merita di essere presa in considerazione. Nel corso della mia carriera mi sono sempre chiesto che utilità possa avere basare la nostra assistenza su compiti e non sulla assistenza alla persona.
La figura infermieristica moderna è cambiata rispetto a quella degli anni passati, modificandosi alla radice subendo una metamorfosi che la vede PENSARE, ATTUARE e VALUTARE l’assistenza offerta, seguendo un proprio bagaglio culturale e non facendo più riferimento al mansionario. La nostra figura professionale ci ha visti trasformarci in veri e propri professionisti della salute.
È facile disperdere la strada maestra quando si lavora senza un modello infermieristico al quale fare riferimento
Marisa Cantarelli ha analizzato bene questo tipo di esigenza, tanto da istituire un modello delle prestazioni infermieristiche. Grande merito a colei che ha elaborato un modello infermieristico nel quale l’infermiere, attraverso una sistematizzazione del fare, attua interventi personalizzati in risposta a bisogni di salute specifici per quel determinato paziente.
Nel suo modello decisionale nove risposte sono di totale responsabilità infermieristica, (a sottolineare l’importanza decisionale che riveste questo professionista) e le restanti due sono in corresponsabilità con la figura medica. La corresponsabilità medico/infermieristica è stata un bella soddisfazione per tutti noi perché in questa parola si sottolinea che nell’erogare assistenza qualificata al paziente, medico e infermiere intervengono in simbiosi e ognuno dei quali ha responsabilità specifiche. Analizziamo nello specifico le singole voci del suo modello:
- bisogno di respirare
- bisogno di alimentarsi e idratarsi
- bisogno di eliminazione urinaria e intestinale
- bisogno di igiene
- bisogno di movimento
- bisogno di riposo e sonno
- bisogno di mantenere la funzione cardiocircolatorie
- bisogno di un ambiente sicuro
- bisogno di interazione nella comunicazione
- bisogno di procedure terapeutiche
- bisogno di procedure diagnostiche
Se le si analizzano singolarmente, ci si accorge come in un singolo modello vengano racchiusi bisogni di origine fisico e psicologico, senza trascurare minimamente le esigenze socioculturali del soggetto interessato.
Personalmente penso che offrire assistenza sia un dovere civile, morale e professionale di tutti gli infermieri, ma offrire un’assistenza personalizzata e che tenga conto dell’ aspetto più olistico di salute sia imprescindibile per garantire prestigio e crescita professionale.
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