Nell'era dell'innovazione continua nel campo della cura e dell'assistenza sanitaria, una notizia ha recentemente scosso il mondo professionale. La compagine governativa ha espresso la sua intenzione di introdurre una nuova figura nell'ambito dell'assistenza materna: l'Assistente alla Maternità. Questa notizia ha suscitato crescente stupore e incredulità tra gli addetti ai lavori. Noi della FIALS esprimiamo ulteriori perplessità e la nostra solidarietà alle Ostetriche.
Fials: Pieno sostegno e solidarietà alle Ostetriche
L'Assistente alla Maternità, al momento, rimane una figura piuttosto vaga e indefinita
, ma si prevede che la sua principale funzione sia quella di fornire supporto e assistenza alle neo mamme nella gestione dei loro neonati. Questo concetto ha sollevato una serie di interrogativi e perplessità all'interno della comunità delle professioni sanitarie e delle ostetriche in particolare.
La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica ha espresso pubblicamente le proprie preoccupazioni riguardo a questa proposta, sottolineando il profondo disagio che molte ostetriche hanno manifestato riguardo alle modalità di comunicazione e alla stessa idea di introdurre questa nuova figura.
L'ostetrica è una professione con radici profonde e al tempo stesso moderna nelle competenze che sviluppa per garantire la salute della donna e del neonato. Questa figura professionale è in grado di intervenire con competenza, esperienza e responsabilità, offrendo supporto, orientamento, gestione e educazione/informazione alle coppie che stanno vivendo l'esperienza cruciale della nascita di un figlio.
Come FIALS ci schieriamo a favore delle ostetriche, riconoscendo il valore e l'importanza del loro ruolo nella salute materno infantile. Pieno sostegno e solidarietà nei confronti delle ostetriche e un appello urgente lo indirizziamo al Ministro della Salute, Schillaci, affinché intervenga tempestivamente ed efficacemente per rivalutare attentamente questa proposta
.
Il sistema sanitario-assistenziale ha bisogno di interventi ben strutturati che tengano in considerazione la ricchezza delle competenze già esistenti in tutte le professioni sanitarie. Queste competenze devono essere riconosciute, utilizzate in modo appropriato e non devono essere indebolite dall'introduzione di figure ibride che possono frammentare i processi di cura e assistenza, invece di facilitarli, compromettendo così la qualità complessiva dell'assistenza sanitaria.
Rappresentiamo le preoccupazioni di molti professionisti del settore e sottolineano la necessità di una valutazione approfondita prima di apportare qualsiasi cambiamento significativo nell'ambito dell'assistenza materna.
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