Si è fatta intenerire da quel gattino randagio che miagolava, abbandonato, in una scatola di cartone. Lei, operatrice socio sanitaria in un centro Alzheimer di Bari, non ce l’ha fatta a lasciarlo lì. Lo ha preso e portato nel pullmino degli anziani. Ma il gesto non è affatto piaciuto alla cooperativa che per tutta risposta l’ha licenziata.
Accoglie un gattino randagio, oss licenziata
La donna, Patrizia Antonino, oss di 43 anni, lavorava per la cooperativa sociale che si occupa di assistenza agli anziani malati di Alzheimer nella casa di cura di Giovinazzo (Bari).
Non ce la facevo a lasciarlo lì – ha detto l’operatrice -. Così l’ho preso, era piccolo, stava in una mano. L’ho mostrato alla dottoressa e le ho detto che potevamo tenerlo in giardino
. Ma niente da fare. Il medico ha chiaramente detto all’operatrice di riportarlo indietro: Non sappiamo nulla della sua provenienza, potrebbe essere ammalato
.
Il giorno dopo, Patrizia riceve una lettera di sospensione dal lavoro. Poi le audizioni per cercare di convincere la struttura che non aveva fatto nulla di male. Ma niente per l’oss è scattato il licenziamento. Ma l’operatrice ha lanciato una campagna sul web ed ha già impugnato il provvedimento. Vedremo alla fine chi la spunterà.
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