Scoperta dai carabinieri un’operatrice socio sanitaria in servizio all’ospedale Santo Stefano. La 55enne trafugava i bancomat ai pazienti in punto di morte, arrivando anche a rubare a una coetanea appena deceduta. Decisivo l’apporto della direzione sanitaria dell’ospedale, che ha collaborato con i militari.
Derubava i pazienti, Oss accusata di furto aggravato e frode informatica
Non ha avuto alcuno scrupolo di coscienza a rubare bancomat dai portafogli dei pazienti ricoverati in gravissime condizione in ospedale, tantomeno ad usare le loro carte per acquisti inferiori ai 25 euro in modo tale da non dovere comporre il pin (con il rischio, magari, di bloccare la carta elettronica).
Ad incastrare una Oss 55enne sono state proprio le spese che ha effettuato con il bancomat di una paziente sua coetanea perfino nel giorno in cui quest’ultima è morta, sopraffatta da un tumore. Spese effettuate in farmacia e nei negozi durante il ricovero della paziente e sono stati proprio tali movimenti a insospettire il padre 82enne della donna poi mancata.
Così, a seguito del decesso della figlia, l’anziano si è rivolto ai carabinieri del comando provinciale poiché tra gli effetti personali di quest’ultima mancava proprio il bancomat (che, come anticipato, risultava essere stato utilizzato da qualcuno per compiere pagamenti in date e orari non compatibili con il ricovero ospedaliero e, purtroppo, con la morte della donna).
A seguito della denuncia, i militari hanno avviato le indagini, arrivando a dare un nome e cognome all’Oss infedele. L’operatrice socio sanitaria, facendo leva sulla propria attività professionale a stretto contatto con i pazienti – non sempre in grado di muoversi o di essere coscienti – si appropriava in tutta tranquillità delle loro carte elettroniche.
Giunta a Prato da Siena (policlinico Le Scotte) e in servizio da pochi mesi presso l’area chirurgica dell’ospedale Santo Stefano, la Oss è residente a Firenze: guidati dal tenente colonnello Sergio Turini (che ha parlato di crimine odioso
), i carabinieri hanno ricostruito i movimenti dell’operatrice, alla quale vengono ora contestati alcuni episodi avvenuti tra aprile e giugno, denunciandola alla Procura per furto aggravato e frode informatica.
Coordinati dal pm Laura Canovai, i militari stanno svolgendo ulteriori approfondimenti per verificare se la 55enne si sia resa responsabile di altri episodi. Magari proprio alle Scotte di Siena. Adesso l’operatrice socio sanitaria, che di suo non avrebbe particolari problemi di natura economica, è in ferie forzate: l’Asl, infatti, deve aspettare la notifica di eventuali misure cautelari dalla Procura per attivare le procedure disciplinari ed arrivare, nell’ipotesi, al licenziamento.
Nella vicenda è stata decisiva la collaborazione della direzione sanitaria dell’ospedale con i militari. I primi a vergognarsi di quanto accaduto siamo stati noi, perché ovviamente i familiari ci affidano i loro cari in tutto e per tutto. Siam dispiaciuti e abbiamo subito collaborato alle indagini
, ha detto la direttrice sanitaria dell’ospedale di Prato, Sara Melani.
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