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Maxi concorso Oss: assunzioni per coprire 2.683 posti nel 2020

di Redazione

Settembre è il mese delle assunzioni nel comparto sanitario pugliese: dal primo giorno, infatti, hanno già preso servizio una parte degli operatori socio sanitari (OSS) vincitori del maxi concorso unico coordinato dal Policlinico Riuniti di Foggia nelle strutture pugliesi che ne avevano fatto richiesta e questo new deal segna l'anno zero per tutti coloro che adesso potranno contare su un contratto a tempo indeterminato in tasca. Le procedure di effettiva presa in servizio dei candidati sono in fase di completamento e molte delle aziende sanitarie che hanno richiesto il rafforzamento del personale le hanno quasi concluse. Tuttavia molti dei vincitori hanno già preso servizio già tra il 1° agosto e il 1° settembre. A farlo sapere con una nota è il Policlinico Riuniti di Foggia.

Puglia, assunzioni da graduatoria maxi concorso OSS

In totale il numero dei candidati da assumere attualmente è pari a 2.161 comprensivo delle riserve militari ma, al termine delle procedure di presa in servizio ancora in corso di svolgimento, la sanità pugliese potrà contare su un numero imponente di assunzioni per l’anno 2020 pari a 2.683 nuovi Oss.

Nello specifico i posti totali destinati alla riserve per personale interno è di 1.017 di cui: 330 al Dipartimento Prevenzione Asl Bari, 54 alla ASL Bat, 61 alla ASL Brindisii, 108 alla ASL Foggia, 199 alla Azienda Sanitaria Locale Lecce, 32 alla ASL Taranto, 88 al Policlinico Bari, 125 al Policlinico Riuniti di Foggia, 8 all’ I.R.C.C.S. ISTITUTO TUMORI "GIOVANNI PAOLO II" BARI e 12 all’ IRCCS "Saverio de Bellis" di Castellana Grotte.

I posti destinati ai vincitori esterni sono così suddivisi: 422 alla Asl Bari, 77 alla Asl Bat, 234 a Brindisi, 284 saranno assunti dalla Asl Foggia, 254 dalla Asl Lecce, 90 dalla Asl Taranto, 112 avranno come destinazione il Policlinico di Bari e 158 il ‘Riuniti’ di Foggia. Ai due IRCCS pugliesi, Giovanni Paolo II e De Bellis di Castellana, sono destinati rispettivamente 20 e 15 esterni. In totale gli Oss così ripartiti raggiungono 1.666 unità.

La Asl Bari è l’azienda con il più alto numero di assunzioni con ben 752 posti, segue la Asl Lecce con 453, la Asl Foggia con 392, la Asl Brindisi con 295, il Policlinico Riuniti di Foggia con 283 e il Policlinico di Bari con 200 nuovi Oss. Centotrentuno quelli che potenzieranno la struttura dell’Asl Bat e 122 quella di Taranto. All’IRCCS Giovanni Paolo II lavoreranno 28 nuove leve, al De Bellis 27.

C’è poi il personale interno assunto con contratto a tempo indeterminato come ausiliario che per la legge ‘Madia’ (l’art.22 del decreto legislativo n.75/2017 comma 15) usufruiscono della procedura cosiddetta di ‘progressione interna’ per la quale hanno potuto assicurarsi il ruolo di Oss con un concorso interno: si tratta di una norma transitoria che in deroga alla regola del bando aperto all’esterno consente al personale interno che possiede determinati requisiti di accedere alla categoria superiore per effetto di una selezione, appunto, “interna”.

Di questa categoria 150 dipendenti appartengono alla Asl Bari, 91 alla Asl Lecce, 76 alla Asl Foggia, 57 al Policlinico Riuniti di Foggia, 49 a Brindisi, 40 al Policlinico di Bari, 24 alla Asl di Taranto, 22 alla Asl Bat, 8 all’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari e 5 all’IRCCS De Bellis per un totale complessivo di 522 nuovi Oss.

Infine, il Policlinico Riuniti ha scelto di agire nel rispetto della legge scorrendo la graduatoria anche nell’assunzione degli operatori socio sanitari a tempo determinato (stante l’urgenza) nelle more della determinazione del fabbisogno di personale delle aziende sanitarie pugliesi utile allo scorrimento della graduatoria per le ulteriori assunzioni a tempo indeterminato e per effetto di alcune rinunce e decadenze registrate in itinere.

Nel momento in cui il Covid-19 ha ripreso a colpire con più frequenza e in vista di una possibile nuova emergenza nei mesi a venire - conclude la nota - questo potenziamento generale del comparto sanitario pugliese rappresenta una grande e difficile sfida superata pur nelle difficoltà di gestione di un concorso tanto imponente ma che regala un segnale di ottimismo e rassicurazione per le future ‘sentinelle della salute’ dei cittadini da oggi in poi.

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