Gentilissimo Direttore,
a seguito delle numerose azioni diffamatorie avviate nei confronti del Presidente di Enpapi, a seguito dell’Audizione tenutasi lo scorso 16 novembre , presso la Commissione Parlamentare di controllo sulle attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, mi sento in obbligo di intervenire a tutela dell’Ente, degli iscritti e del Presidente.
In primo luogo, occorre evidenziare che, la Relazione della Commissione Parlamentare di Controllo sulle attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale predisposta a seguito dell’esame dei Bilanci consuntivi 2011-2012-2013-2014-2015, dei Bilanci preventivi2011-2012-2013-2014-2015 e del Bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2016 di Enpapi nonché nella relazione al Bilancio consuntivo 2016 della Corte dei Conti viene confermata la stabilità della Cassa e la virtuosità della sua gestione, di cui gli infermieri possono andare orgogliosi.
In merito agli emolumenti, è stato il Consiglio di Indirizzo Generale, con la deliberazione n. 6/2015 (pubblicata sul sito istituzionale nella sezione “Trasparenza”), a determinare la misura dei compensi per il Presidente, nonché per i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci, qualificandoli in due voci distinte: 1) un emolumento annuo, legato alla responsabilità della carica; 2) un gettone (o indennità) di presenza per ogni giornata di impegno in sede o fuori sede per svolgere attività istituzionale connessa alla carica.
Inoltre, lo stesso Statuto, deliberato dal Consiglio di Indirizzo Generale e approvato dai Ministeri vigilanti, all’art. 5 comma 5, dispone che “il mandato degli Organi dell’Ente dura quattro anni. Ciascun componente può essere confermato nella carica, nel medesimo Organo, per non più di tre mandati consecutivi”.
Pertanto, ad oggi, come confermato dal Presidente della citata Commissione, il Presidente, dott. Mario Schiavon, è in linea con quanto disposto dallo Statuto.
Il Presidente, in nome e per conto dell’Ente, ha sempre intrattenuto ottimi rapporti istituzionali con il Parlamento, grazie ai quali è stato in grado di far adottare molte misure necessarie per ricondurre alla tutela previdenziale di categoria tutte le prestazioni professionali infermieristiche ed assicurare l’efficienza gestionale della Cassa, quali ad esempio, l’inserimento del comma 4 ter nell’art. 8 del DL nr° 95/2012, aggiunto dall’allegato alla Legge di conversione n. 135/2012, con il quale è stata istituita la Gestione Separata Enpapi , e l’inserimento dell’art. 1, comma 98, della Legge 232/2016, con cui è stato fissato in 50 unità il limite massimo dei componenti del Consiglio di Indirizzo Generale degli Enti di cui al D.Lgs 103/96.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente ha da sempre sostenuto anche lo sviluppo della libera professione infermieristica: recentemente, ad esempio, ha supportato l’iniziativa legislativa sull’equo compenso, ritenendolo un intervento normativo necessario, in grado di fornire un giusto riconoscimento alla professione infermieristica attraverso la determinazione di parametri economici da utilizzare in sede di negoziazione del corrispettivo.
Enpapi è impegnato da tempo con l’ADEPP – ovvero l’associazione di tutte le Casse previdenziali dei liberi professionisti – nella battaglia per migliorare le prestazioni previdenziali in favore dei propri iscritti, sostenendo le iniziative presso il Governo, il Parlamento e i Ministeri vigilanti, al fine di ottenere una riforma del sistema pensionistico previdenziale privato attraverso interventi normativi che possano migliorare l’adeguatezza delle pensioni.
L’Ente, e più in particolare il Consiglio di Amministrazione di cui mi pregio di far parte, si è impegnato, presso le sedi opportune, a tutelare e a garantire la professionalità e il welfare della categoria infermieristica; si veda, in tal senso, le molteplici attività poste in essere, nel corso dei mandati, a sostegno della professione: dalla rivalutazione dei montanti contributivi ai contributi appositamente stanziati in favore degli iscritti e dei Collegi IPASVI colpiti dalle calamità naturali sempre più frequenti in Italia, dai numerosi interventi assistenziali a sostegno del professionista nell’ambito lavorativo a quelli in ambito familiare e ancor più nei momenti di grave difficoltà (ponendo particolare attenzione agli orfani e agli inabili).
ENPAPI è vicina ai suoi assicurati non solo al momento della pensione ma anche, e soprattutto, nello svolgimento della professione.
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