Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che dava ragione alle Ipasvi lombarde, ora interviene sul caso Mario Schiavon dell'ENPAPI.

L'Infermiere Libero Professionista potrà lavorare autonomamente anche in Italia. E' quanto ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso dei Collegi Ipasvi della Lombardia, che in una sentenza ha stabilito che l'ILP può operare senza la necessità di essere dipendente o collaboratore di un laboratorio.

Sull'argomento si registra anche la presa di posizione della cassa previdenziale ENPAPI, che attraverso il suo presidente Mario Schiavon, parla di "vittoria per la professione".

"E' stata depositata il 28 giugno 2016 la sentenza del Consiglio di Stato che accoglie in pieno il ricorso per il riconoscimento dell'attività libero professionale presentato dai Collegi IPASVI della Lombardia contro la Regione, nei confronti dell'Ospedale Maggiore di Crema e la Cooperativa Sociale Igea di Crema - spiega Schiavon in una nota diffusa agli organi di informazione - viene annullata così la decisione di mantenere la riserva in capo ai laboratori delle attività di prelievo domiciliare. Come ha evidenziato l'avvocato Fantigrossi, che ha difeso le posizioni espresse dall'IPASVI, la parte più importante della decisione (paragrafo 4.4 del diritto) pone un caposaldo di riconoscimento dell’attività libero professionale dell’infermiere, che può operare in convenzione, singolo o associato, senza necessità di essere dipendente o collaboratore di un laboratorio".

Da questo momento in poi l'Infermiere Libero Professionista può fare prelievi a domicilio e di conseguenza può essere incaricato direttamente all'uopo da un'Azienda sanitaria o da una Asl.

La sentenza del Consiglio di Stato spalanca la porta ad altre possibili novità, come l'affidamento di incarichi assistenziali diretti all'ILP, così come avviene per i Medici che possono lavorare con il Pubblico anche in regime di convenzione.