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Stress lavoro-correlato: aumenta il rischio di errore

di Mimma Sternativo

Ogni datore di lavoro ha il dovere generale di tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro attraverso l’adozione delle misure necessarie per prevenire l’insorgenza di patologie, ivi comprese quelle da stress lavoro-correlato, secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e dalle indicazioni contenute nell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004.

2e1e382bfd4f79d85ad02e1f36c1f15bDiversi studi internazionali hanno dimostrato l'importanza della prevenzione e/o gestione dello stress lavoro-correlato.
Secondo il Royal College of Nursing, nell’indagine Beyond Breaking Point negli ospedali, i tagli di personale e carichi di lavoro eccessivi stressano gli infermieri.

Lo stress derivante compromette la loro salute, aumentando il rischio di errore e mettendo dunque a repentaglio la salute degli assistiti che, in questi casi, ricevono difficilmente cure adeguate.
Lo studio ha coinvolto oltre 2000 lavoratori del pubblico e del privato.

Nonci sorprende che più della metà (55%) degli intervistati abbia avuto problematiche da stress dovute principalmente all’aumento del carico di lavoro e alla richiesta di rapidità delle prestazioni nonostante i cambiamenti avvenuti nella struttura ospedaliera.
Quando il personale non è supportato dai propri superiori – la stragrande maggioranza degli infermieri (82%), ha confessato di essere andato a lavorare pur sentendosi male, aumentando di conseguenza il rischio di errore.

Lo stress non è altro che una forma socialmente accettabile di malattia mentale. Richard Carlso

Se non fosse abbastanza, più della metà (56%) degli intervistati ha riferito di aver subìto violenza verbale o fisica da pazienti o utenti di servizi nel corso dell’ultimo anno, mentre circa uno su cinque (23%) ha riferito di essere vittima di mobbing da parte dei superiori.
Il 49% degli infermieri intervistati ammette che il lavoro ha un impatto negativo sulla sua vita, la sua salute e il suo benessere.
Come commentare? Sono dati che non ci sorprendono, non sono certamente nuovi a noi "addetti ai lavori" e non lo sono per i nostri diretti superiori.

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