Trentamila professionisti tutti attorno a un tavolo a sottoscrivere un patto con le istituzioni a tutela del proprio ruolo. Sembra impossibile, ma in Toscana è riuscito agli infermieri che, rappresentati dagli Ordini delle Professioni Infermieristiche di ogni Provincia, hanno proposto alla Regione, trovando ascolto e condivisione, la sottoscrizione del Patto per l'infermieristica nella politica socio-sanitaria Toscana 2020/2025 che ha trovato al Forum Risk la sua platea alla quale presentare, anche se virtualmente, l'iniziativa che è stata oggetto di un Webinar concluso proprio con la sottoscrizione del patto da parte dell'Assessore regionale alla salute Simone Bezzini.
Parte dalla Toscana il patto per l'infermieristica
Una cosa importante – sottolinea il Coordinatore di Opi Toscana Giovanni Grasso – è che a rappresentare la professione non ci sono solo gli Ordini ma anche sindacati, società scientifiche e associazioni di volontariato infermieristiche. Gli infermieri sono una delle colonne del Sistema Sanitario Regionale e sono in possesso di uno spiccato senso di solidarietà sociale e etico professionale, ma nonostante il loro rilevante contributo, spesso al tavolo della politica sanitaria non vengono riconosciuti come stakeholder chiave.
Per questo è stato lanciato il Patto che contiene numerosi elementi programmatici che, riassunti per grandi temi, sono l'adeguamento degli organici infermieristici per garantire livelli qualitativi di cura nelle degenze e nel territorio, la valorizzazione economica della professione con l’introduzione su tutto il territorio toscano delle competenze specialistiche ed avanzate, con il pieno sviluppo degli ambiti di esercizio della professione infermieristica e la possibilità di prescrizione degli ausili e dispositivi sanitari collegati a percorsi assistenziali a prevalente responsabilità infermieristica, la formazione universitaria e post base, lo sviluppo di modelli di presa in carico, continuità e personalizzazione, soprattutto in ambito territoriale, la realizzazione della revisione del sistema di emergenza con il pieno ed omogeneo impiego delle competenze avanzate dell’infermiere, l'attivazione di strutture infermieristiche ai livelli strategici aziendali e regionali.
La Toscana – conclude il documento - deve avere più convinzione nell’investire nell’assistenza assieme alla cura, e maggiore determinazione nel superare la variabilità negativa presente sul territorio. Non sono sufficienti delibere ai vari livelli dell’organizzazione: è necessario presidiarne la realizzazione, sostenerle con fondi appropriati e volontà politica perché si concretizzino in ogni angolo del nostro territorio allo stesso modo perché la Toscana è una sola.
"Un documento che ha un grande valore, perchè è firmato da tutti i Presidenti degli ordini della Toscana, sindacati, società scientifiche, associazioni di volontariato infermieristiche. Sei punti dove convergono tutti i 30.000 infermieri in Toscana."
Giovanni Grasso
Coordinatore OPI Toscana
Durante l'incontro al Forum Risk sono arrivate importanti adesioni dal Presidente della Commissione Sanità della Regione Enrico Sostegni, che ha sottolineato in particolare il necessario ruolo degli infermieri nei tavoli organizzativi e gestionali per le loro competenze specialistiche ed avanzate, e dell'Assessore Simone Bezzini che ha affermato di voler stringere una grande alleanza con la categoria con strategie a breve, medio e lungo termine. In particolare l'Assessore regionale si è impegnato all'organizzazione di un nuovo concorso nei primi mesi del 2021, a cadenzare incontri periodici tra gli Ordini Provinciali, Sindacati, società Scientifiche e l'Assessorato, a riattivare i tavoli regionali, e in particolar modo la cabina di regia sull'infermiere di famiglia e comunità, a stabilizzare i precari e a riattivare la mobilità appena finita l'emergenza, oltre alla condivisione già espressa da Sostegni su percorsi di competenze specialistiche e avanzate con una proiezione allo sviluppo della professione.
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