Di infermieri e sostenibilità del sistema sanitario nazionale si è discusso sabato scorso, 27 ottobre, in occasione dell’evento organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Pescara, che ha visto il coinvolgimento della Fnopi (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) con la Presidente Barbara Mangiacavalli e tutto il Comitato Centrale, l’Agenzia Sanitaria Regionale rappresentata dal Dott. Alfonso Mascitelli, l’assessore della regione Abruzzo Silvio Paolucci i Presidenti degli Ordini Provinciali di Chieti, L’Aquila e Teramo, il Dott. Valterio Fortunato in rappresentanza del Direttore Generale Armando Mancini della Ausl di Pescara.
Abruzzo, entro fine anno attivi ambulatori a gestione infermieristica
Valorizzare la professione infermieristica. È stato questo il leitmotiv dell’evento organizzato da Opi Pescara, durante il quale si è discusso della necessità del riassetto dell’organizzazione assistenziale dell’intera regione Abruzzo.
Sul tema si è espressa Irene Rosini, presidente Opi Pescara, che definisce giusto incrementare le figure di supporto
, ma la stima del recente piano di assunzioni presentato dalla Regione Abruzzo al Ministero - secondo la quale il fabbisogno per il prossimo triennio 2019-2021
vede la necessità di assumere 450 medici e 500 Operatori socio sanitari
- è molto azzardata
a non comprendere assunzioni di personale infermieristico, anche in virtù della probabile uscita per pensionamento a seguito della quota 100 di un numero considerevole di professionisti
.
Se, da un lato - continua Rosini - in Abruzzo (e non solo) troppo spesso gli infermieri rivestono ruoli non attinenti al proprio profilo professionale
per lo più per problemi di carenza di personale e per pecche organizzative, dall'altro la regione Abruzzo si sta muovendo verso la valorizzazione della professione infermieristica.
Lo conferma l'annuncio - per bocca del Direttore Alfonso Mascitelli e la conferma dell’assessore Silvio Paolucci - dell'attivazione, entro la fine dell'anno, degli ambulatori a gestione e responsabilità infermieristica. Si inizierà con gli ambulatori specializzati in particolar modo gli ambulatori per i pazienti stomizzati e per gli accessi vascolari centrali ad inserimento periferico, al quale seguiranno ulteriori ambulatori specialistici e di base.
Il tutto per rispondere in maniera sempre più efficace ed efficiente ai bisogni di salute di una società sempre più anziana, con un aumento delle fragilità e delle cronicità che comporta un aumento delle prestazioni assistenziali
- continua Rosini - mentre oggi si assiste ad un'errata appropriatezza della stessa che ha come conseguenza una mancata risposta assistenziale sul territorio, un incremento dei ricoveri dei pazienti cronici o fragili, un incremento degli accessi in pronto soccorso e lunghe ore d’attesa, un aumento dei ricoveri per trattare le cronicità anziché le acuzie, solo per citare alcuni aspetti
.
Un cambiamento demografico che - secondo la presidente Fnopi Barbara Mangicavalli - può essere affrontato solo con una rivoluzione culturale culturale che ci permette di ridisegnare modelli organizzativi che ricollochi le giuste competenze e restituisca ad ogni professionalità la sua dimensione
.
Gli infermieri non vogliono togliere nulla ai medici, ma ricollocare le attività ai giusti professionisti, secondo i propri profili. Basta con i modelli organizzativi che devono tener conto di equilibri storici consolidati che non permettono alcuna discussione.
La nostra professione è così articolata e complessa che più evolve e più passa dal ruolo tecnico al ruolo di governo, di pianificazione assistenziale e assunzione di responsabilità, nelle dirigenze infermieristiche, negli ospedali di comunità, nel territorio con gli infermieri di famiglia negli ambulatori infermieristici.
All’evento ha partecipato anche Maria Assunta Ceccagnoli, presidente dell’Ordine dei Medici di Pescara, che ha affermato come purtroppo oggi siano presenti incomprensioni e rivendicazioni di ruoli non più giustificabili, alla luce della normativa vigente e della crescita e sviluppo della professione infermieristica. Auspico una stretta collaborazione tra gli ordini al fine di migliorare la comunicazione tra i professionisti attraverso una corretta applicazione dei rispettivi codici deontologici
, ha concluso Ceccagnoli.
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