Nel corso degli anni abbiamo assistito alla nascita di nuove competenze infermieristiche. E non è di certo mancato il dibattito con altri professionisti della sanità, e con gli stessi rappresentati del governo, ricordando a tal proposito il tanto travagliato Accordo Stato Regioni già a partire dal gennaio 2012. Eppure alla domanda "quali sono le tue competenze, che ti distinguono dalle altre professioni sanitarie?", pochi infermieri sanno rispondere ad esclusione della terapia farmacologica e dell'assistenza di base.
Competenze infermieristiche: la valutazione mediante la NCS
In realtà noi tutti sappiamo di fare ben altro per il paziente-cittadino, ma ad oggi manca forse una chiara consapevolezza e identità dell'essere infermiere, basti pensare a tutte le volte che ci trasformiamo in oss o in piccoli medici.
Le professioni sanitarie non mediche svolgono un ruolo cruciale per il funzionamento delle aziende sanitarie, grazie a professionisti che contribuiscono al benessere sociale, mantenendo responsabilmente buoni livelli di competenza. Tali conoscenze acquistano a loro volta rilevanza strategica attraverso l’azione che lega l’attività del singolo ad un più ampio processo di azioni coordinate che attuano e sviluppano le finalità organizzative definite dalla struttura stessa.
Oggi l’organizzazione chiede di adeguare lo sviluppo di tali competenze al contesto clinico attuale, dove l’assistenza infermieristica, sempre più complessa, deve rimodulare processi e modelli organizzativi con i quali i professionisti soddisfano i bisogni assistenziali. (A. Sponton, L. Zoppini, A. Iadeluca, C. Angeli, T. Caldarulo Feb 2013).
L'autovalutazione delle competenze infermieristiche in area critica permette agli infermieri di identificare i deficit di conoscenza e di conseguenza i propri bisogni formativi con l’obiettivo di valorizzare e sviluppare le loro capacità per un miglioramento della pratica infermieristica.
Secondo uno studio del 2012 (Colagrossi, R; Venturini, G; Esposito, G; Sili, A; Alvaro R) esiste una relazione significativa tra il livello di competenza percepito ed alcune variabili quali l’età, l’anzianità di servizio e la frequenza di utilizzo della competenza nella pratica clinica.
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