Uno degli accessori di ogni stagione estiva, quale scenario consueto di vacanze e meritate giornate di riposo, è indubbiamente il libro. Fra best seller di vario tipo, narrativa moderna e classica e qualche saggio che si vorrebbe leggere per resistere alla scemenza dilagante, la tipologia di libro maggiormente richiesta è, fuor di dubbio, il romanzo giallo: thriller o noir, hard boiled o investigazioni di vario tipo fra le pieghe della storia, va bene tutto purché di immediata lettura, facilmente comprensibile ma allo stesso tempo intrigante e complesso.
Un messaggio in grado di sintetizzare tutta la storia, di ieri e di oggi
"Il crimine del buon nazista" di Samir Machado de Machado
Molti quotidiani e diversi settimanali da tempo danno il via a pubblicazioni stagionali di collane di varie selezioni di autori nazionali ed internazionali, per fare in modo che si sia anche la carta stampata, e non solo i vari commenti dei social, a tenere un po’ desta l’attenzione per la lettura fra la popolazione di ombrelloni, passi alpini e voli low cost.
Anche le case editrici ovviamente si attivano ed in genere i romanzi di autori affermati vengono pubblicati alle porte dell’estate. Molti sono quelli interessanti e, fra i tanti, questa volta merita l’attenzione il lavoro del brasiliano Samir Machado de Machado : “Il crimine del buon nazista ”.
Con uno stile che sembra ripercorrere i passi di Agatha Christie, trasporta il lettore in un thriller degli anni ’30 del secolo scorso. La storia non cede a semplificazioni di sorta a partire dallo stesso contesto narrativo, che va dispiegandosi a bordo di un dirigibile, mito e maledizione dei primi decenni del ‘900.
Partito da Berlino e diretto a Rio de Janeiro, il LZ 127 Graf Zeppelin trasporta il lettore all’interno di quelle atmosfere dei grandi viaggi del passato a bordo dei colossi del progresso di allora: dal Titanic all’Oriente Express, dalle atmosfere esoteriche dell’antico Egitto a quelle ammaliatrici del Mar Egeo fino alle enormi distese oceaniche, come in questo caso, attraversate da un grande pallone riempito di idrogeno, in un terzo del tempo impiegato normalmente dalle navi passeggeri del tempo.
L’enorme aerostato trasporta una clientela selezionata, a partire dallo stesso comandate che è anche il proprietario della compagnia: Hugo Eckener. C’è poi un medico eugenista e nazista, accanito nemico di ebrei, omosessuali e comunisti, una baronessa pressoché alcolizzata, nemica giurata della musica degenerata dei “negri” – il jazz – anche se lei per prima ama ascoltarne i principali brani.
Senza nessun problema di sembrare incoerente, a sé stessa e a chi le fa notare l’incongruenza fra il dire e il fare, risponde senza remore: Mio caro ma io sono in grado di distinguere. Il problema è il popolo .
E poi ci sono un commissario, anch’egli iscritto al partito nazista, in servizio presso la Kripo (Kriminalpolizei) di Berlino, un misterioso commerciante ed un giovane rampollo di ricchissima famiglia che si sollazza girando per il mondo.
All’interno di questo micromondo però, a metà viaggio, si verifica una morte che attira l’attenzione del commissario e trascina i vari protagonisti in un turbinio narrativo cui si unisce, per il piacere del lettore, la possibilità di perdersi nei panorami della costa sudamericana vista dall’alto.
Lo scrittore, Machado de Machado, riesce a dosare bene curiosità e tensione nel fluire della scrittura dove, in un crescendo quasi rossiniano, la storia quella vera, con la esse maiuscola, si fa avanti sempre più con forza fino all’epilogo dove, fra le varie argomentazioni presentate, i colpi di scena, gli interrogatori in vero e proprio stile da blockbuster cinematografico, viene rapito.
Non manca poi un piccolo, ma interessante aneddoto di tipo storico e sanitario . Ad un certo punto della trama salta fuori la famosa “Soluzione di Fowler ”, un intruglio a base di arseniato biacido di potassio, in uso già dal 1786 e diffuso per oltre un secolo e mezzo per i più vari scopi terapeutici: dalla cura delle malattie della pelle alla sifilide , etc.
Un farmaco di cui è utile ricordarne non solo la provata “inefficacia”, ma ancor peggio la manifesta tossicità in termini di velenosità e cancerogenicità. Per i più, va ricordato, Fowler è noto per aver indicato la posizione semiseduta al letto dei pazienti , ma in questo caso si arriva alla solita rappresentazione di un luminare in grado di inventare, con scienza (poca) e coscienza (quasi niente), il solito intruglio da baraccone, diffuso e dannoso, senza alcuna prova a suo sostegno se non il proprio saccente sapere di moderno stregone.
Un dato non secondario che rende ancora più pregnante il messaggio, contenuto nelle ultime pagine del libro, in grado di sintetizzare tutta la storia; quella di ieri ed anche quella di oggi.
Alla fine, basta poco per godersi qualche ora di riposo e oliare gli ingranaggi sia del cuore sia della mente. Un buon libro è sempre in grado di farlo, un giallo storico, ancor più .
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