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Ddl Lorenzin, basta rinvii. Sia approvato entro Natale

di Redazione

Ipasvi, Fnco, Tsrm e Conaps parlano chiaro: “Il Ddl Lorenzin deve essere calendarizzato e approvato al più presto, non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno, che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro”.

Pressing delle Professioni sanitarie: Ddl Lorenzin legge entro Natale

professionisti della salute

Le 22 Professioni sanitarie spingono affinché il Ddl Lorenzin venga approvato entro Natale

A distanza di poco più di una settimana dal comunicato congiunto delle 22 Professioni Sanitarie, con il quale si sottolinea la necessità della trasformazione in legge di un ddl che da troppo tempo aspetta il suo momento, ne arriva un secondo.

Il Ddl Lorenzin deve essere calendarizzato e approvato al più presto: non ci sono più ragioni per un ulteriore rinvio, né i professionisti della Sanità sono disposti a perdere l’occasione per veder realizzate novità di cui hanno bisogno, che chiedono da anni e che in questa legislatura si sono concretizzate nel Ddl del ministro.

Nessun dubbio per i presidenti delle associazioni e Federazioni rappresentative delle 22 professioni sanitarie: circa 700mila professionisti. Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ipasvi, Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale delle ostetriche, Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale dei tecnici sanitari di radiologia medica e Antonio Bortone, presidente del Conaps, Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie, danno un secco ultimatum con la loro richiesta.

Il Ddl Lorenzin – proseguono - è necessario non solo alle professioni, ma anche ai pazienti, al nuovo modello di sistema sanitario che si va delineando e a non rimanere indietro rispetto a istanza ormai affermate a livello internazionale.

Si va infatti dalla medicina di genere al coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nella sperimentazione e nel monitoraggio delle cure, dal riordino delle professioni ormai necessario visto che la legge che regola Ordini e Collegi risale agli anni ’40 e i Collegi sono un’immagine obsoleta di una concezione antica di formazione ormai superata da decenni al riconoscimento del ministero come parte integrante del Ssn.

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Commenti (1)

Francescom

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45 commenti

Stufo dell incredibile

#1

Trovo sinceramente incredibile che con la spesa sanitaria sul pil al 6,5% e i farmaci che mancano nei reparti si finisca di far la crociata per la riforma degli ordini. Ai pazienti non frega nulla degli ordini! È una vergogna! Sono rimasti in pochi ad opporsi a questo gioco al massacro, a questa sputtanamento deontologico da parte della politica. Tra i pochi rimasti in trincea c è l omceo di Bologna ma nessuno ne parla!!!