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A 26 anni non ha ancora un lavoro stabile, ma non dispera e studia giorno e notte per vincere il Concorso nell'Istituto pediatrico genovese.
Vincere il Corcorso e lavorare come Infermiera dei bambini all'Istituto "Giannina Gaslini" di Genova è tra le priorità di Marta Vendramin. Ha 26 anni e si è laureata nel capoluogo ligure in Infermieristica Pediatrica nel marzo 2015 presentando una tesi sulla promozione dell'allattamento al seno. Il suo lavoro finale è stato relato dalla docente Roberta Da Rin Della Mora.
Marta parteciperà il prossimo 28 luglio alla selezione della sua vita e spera di entrare tra le 13 fortunate (o fortunati) che si aggiudicheranno un posto in paradiso: l'Indeterminato.

Marta spera di vincere il Concorso al Gaslini e sicuramente ce la farà !
La struttura pediatrica ha fatto già sapere che la graduatoria che verrà fuori dal Concorso servirà anche per altri incarichi a tempo di ruolo e per assunzioni a tempo determinato.
Alla nostra interlocutrice, che è genovese di nascita e di vita vissuta, abbiamo posto alcune domande. Vediamo cosa ci ha risposto.
A 25 anni sei diventata una Infermiera Pediatrica. Chi ti conosce dice che sei anche brava. Come mai questa scelta?
Amo aiutare gli altri e amo avere a che fare con chi ha bisogno di aiuto, soprattutto i bambini. Ho trovato l'unione di queste cose in questo corso di laurea, che rifarei di nuovo senza mai pentirmi.
Ti sei occupata nella tua tesi di laurea della promozione dell'allattamento al seno. Credi sia importante per le mamme e i bambini italiani?
L'allattamento al seno è fondamentale per un neonato. E credo lo sia anche il nostro supporto alle mamme riguardo questo argomento, per informarle e supportarle. Spesso si fa confusione, il ruolo dell'Infermiere Pediatrico è anche quello di fare corretta formazione/informazione.
Stai attualmente lavorando tramite una cooperativa di lavoro interinale. Non hai mai pensato di aprire un tuo laboratorio infermieristico dedicato esclusivamente ai bambini?
Sarebbe bello, ma ci sono degli investimenti da fare; ora da disoccupata non posso assolutamente affrontare le spese che vi sono dietro un'attività imprenditoriale.
L'Università di Genova ti ha formata nel campo del lavoro? Ovvero ti ha spiegato che dopo la laurea era difficile trovare occupazione?
Assolutamente no, purtroppo. Ma sappiamo tutti com'è la situazione in Italia, anche in ambito sanitario.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Banale forse, ma lavorare al Gaslini. Nella mia città, con i bambini.
Hai mai pensato di trasferirti all'estero come tanti tuoi colleghi?
Si, più volte, ma ho troppi affetti qui a Genova e non credo di essere il tipo di persona che parte all'estero per così tanto tempo. Ma mai dire mai.
Grazie Marta e in bocca al lupo per il Concorso!