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Edda, Infermiera: "sono allergica al lattice e farò causa di servizio"

di Redazione

Latex Free

Per la collega di Genova la sua intolleranza/allergia è dovuta al continuo contatto negli anni con presidi non latex free.

Riceviamo e pubblichiamo la storia di una collega che lavora presso le Cure Intermedie dell'Ospedale Gallino di Genova Pontedecimo. La nostra interlocutrice, Edda, dopo 34 anni di servizio, ha scoperto di essere diventata intollerante al lattice e ci racconta la sua odissea professionale che la porterà probabilmente ad un'azione sindacale volta al riconoscimento del danno legato al lavoro usurante svolto e al contatto continuo con sostanze stressogene.

Caro Direttore,

mi sono diplomata nel 1983. Una vita in corsia. Nel 2013 ho cominciato ad avere i primi problemi alle mani. Mi toglievo i guanti, lavavo le mani e si scatenava una reazione allergica fatta di prurito e arrossamenti. Davo la colpa ai saponi aggressivi che si usano nei reparti. In contemporanea ho avuto altri problemi di salute che facevano passare in secondo piano questa strana allergia. Una notte, ero in servizio, c'era parecchio lavoro da svolgere. Togli guanti e metti i guanti. Per la prima volta si è manifestata una reazione che non avevo mai avuto e che mi ha spaventata non poco. Sono stata presa dall'affanno, non riuscivo quasi a respirare.

Avevo avuto un sospetto e, quella notte, mettendo insieme i pezzi, ho dato per la prima volta un nome ai miei problemi.

Ho contattato il medico della Medicina Preventiva che, senza prendermi troppo sul serio, scrisse una nota da consegnare alla mia coordinatrice. C'era scritto: allergica al lattice, necessita di guanti latex free. E mi liquidò.

In effetti non avevo più la fastidiosa orticaria alle mani ma continuavo ad avere quella sensazione di nodo alla gola che ho tuttora. Ho cominciato così a documentarmi e logicamente, capendo che l'ambiente di lavoro è saturo di lattice, ho però trovato subito la relazione tra la mia allergia e la sensibilizzazione che avevo da parecchio tempo nei confronti di alcuni alimenti che contengono le stesse proteine. E quindi il Kiwi, la banana, l'avocado, le castagne, l'ananas...

Non posso nemmeno permettermi di fare la naufraga su un'isola deserta!

Allo stato attuale ho sintomi che interessano le vie respiratorie, ho spesso l'affanno, gonfiore alla gola e alla bocca e alla regione laringea (il famoso bolo che non va giù). E di notte... russo. Cosa che prima non facevo.

Davvero imbarazzante questa allergia. Nel frattempo mi sono dovuta operare due volte per gli altri motivi di cui sopra e... con sala operatoria latex free.

Ma in mano, a parte quel documento del medico della Medicina Preventiva, non avevo nulla, solo i miei sintomi. Così ho deciso di prendere un appuntamento dall'allergologo ed ecco l'amara sorpresa... una lista d'attesa infinita.

Non mi sono persa d'animo e ho telefonato al reparto di allergologia. Cosi sono venuta a sapere che posso fare una causa di servizio per allergia al lattice tramite la Medicina preventiva. E questo farò.

Edda, Infermiera

* * *

Carissima Edda,

non è la prima volta che ascoltiamo testimonianze come le tue, legate ad una professione che alla lunga si dimostra usurante. Purtroppo ti posso solo suggerire di rivolgerti ad un buon allergologo per curare i tuoi problemi; se intendi iniziare una causa di servizio è utile che tu ti rivolga a legali o a sindacalisti competenti (e su Genova ce ne sono tanti). Dimostrare che la tua intolleranza/allergia è dovuta ad una connivenza continua e costante con l'agente stressogeno, in questo caso il lattice, è difficile, ma non impossibile. Pertanto il mio consiglio spassionato è quello di farti sostenere nella tua battaglia da esperti in questo campo. Per qualsiasi altro dubbio non esitare a contattare Nurse24.it. Grazie.

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore Nurse24.it