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Eventi formativi

Accessi vascolari e paziente oncologico: necessità e complicanze

di Mario Ripino

La maggior parte dei pazienti oncologici dovrà convivere con un accesso vascolare che consente la somministrazione della terapia, ma allo stesso tempo comporta un aumentato rischio di complicanze infettive. Come prevenire le complicanze? Come gestirle? E ancora: qual è il percorso del paziente a livello ospedaliero ed extraospedaliero? Di questo si discuterà durante l’evento formativo residenziale "Gli accessi vascolari e il paziente oncologico: tra necessità e complicanze" organizzato con il contributo non condizionante di 3M. Dopo gli eventi di Napoli, Milano, Bologna e Caltanissetta in programma un nuovo appuntamento gratuito a Bari (28 marzo).

Evento formativo su accessi vascolari e paziente oncologico

Le complicanze infettive sono frequenti nella popolazione oncologica, che porta con sé fattori di rischio associati alle condizioni cliniche, terapia, impianto e gestione dei dispositivi.

L’infezione correlata al cateterismo venoso centrale è una questione critica e prioritaria per evitare al paziente un’ulteriore problematica clinica che può essere prevenuta seguendo linee guida e buone pratiche.

Non solo infezioni; anche altre complicanze possono interferire nel percorso del paziente, come danni cutanei associati a dispositivi vascolari, dermatiti peristomali in pazienti portatori di stomia o lesioni cutanee associate alla radioterapia. Tutte complicanze che hanno un impatto sulla qualità di vita del paziente.

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