E' stata interrogata ieri a Pisa la collega Fausta Bonino, conosciuta ormai come l'Infermiera killer di Piombino. La donna, che si è dichiarata innocente, è accusata di aver ucciso con una overdose di Eparina ben 13 dei suoi pazienti (un quattordicesimo è in dubbio).
Illegale: in giro c'è ancora il killer e che la sua assistente è completamente estranea ai fatti
"Oggi finalmente potrà difendersi e io chiederò gli arresti domiciliari anche se è innocente perché se fosse libera rischierebbe per la sua incolumità visto che il clamore mediatico di questa vicenda ha determinato la condanna unanime dell'opinione pubblica nei suoi confronti". A riferirlo Cesarina Barghini (nella foto), avvocato difensore di Fausta Bonino l'infermiera dell'ospedale di Piombino (Livorno) accusata di avere ucciso 13 pazienti prima di entrare nel carcere Don Bosco di Pisa dove stamani si svolge l'interrogatorio di garanzia. Ne dà notizia stamane l'Ansa.
"Serviranno anche investigazioni difensive da parte nostra per correggere gli errori commessi e per questo servirà tempo. Perché se c'è un killer in giro è ancora libero e ciò è inquietante - ha aggiunto il legale della Bonino - gli inquirenti sono stati abilmente depistati e dobbiamo chiederci come mai non è stato fatto il solfato di protamina, un antidoto che ha effetto immediato su qualunque emorragia".
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