
ConcorsoBari
Lettera aperta di una collega che ha preso parte alla preselezione del 25-28 luglio 2016 e che ha riscontrato delle "superficialità".
Buongiorno, sono una concorrente del concorso pubblico per 199 c.p.s. infermieri e vorrei porre la vostra attenzione su quanto accaduto durante le prove che sono state espletate dal 25 al 28 luglio dall'azienda CENTRO SERVIZI MATERA (Area Gestione Concorsi Pubblici Centro Servizi s.r.l.).
Poco prima dell'inizio delle varie prove il rappresentate dell'azienda ha sottolineato le modalità di elaborazione dei compiti che si sarebbero susseguiti nel corso delle varie sessioni d'esame, precisando che il sistema informatizzato avrebbe provveduto a estrapolare dalle varie sezioni della banca dati domande similari, seppur differenti, e per questo eque, per assicurare una giusta selezione dei partecipanti.
Nella realtà si è verificata una situazione contraddittoria con quanto preannunciato.
Presupponendo il fatto che nessuna prova può essere di uguale difficoltà con un'altra proprio per la differenza delle singole domande che si contrappone alla singolarità del soggetto che viene interrogato, è di facile lettura la graduatoria finale che vede ben 377 concorrenti tutti appartenenti al 3° gruppo del 26/7 su 1000 presenti in quella sessione, e un totale 1600 idonei, cioè circa un quarto degli ammessi.
Il trend che maggiormente si è presentato nei vari gruppi invece ha visto ammessi dai 72 a un massimo di 200 partecipanti con punteggio minimo di 20,85:
- 1° gruppo 72 ammessi;
- 2° gruppo 118 ammessi;
- 3° gruppo 195 ammessi;
- 4° gruppo 201 ammessi;
- 5° gruppo 159 ammessi;
- 6° gruppo 377 ammessi;
- 7° gruppo 125 ammessi;
- 8° gruppo 135 ammessi;
- 9° gruppo 128 ammessi;
- 10° gruppo 99 ammessi;
con una media di 160,9 unità (per praticità 161) e quindi uno scostamento di 216 unità nel gruppo 6.
In particolar modo si devono analizzare le graduatorie delle singole prove, da dove si evince per esempio che il 73esimo candidato del primo turno non si è classificato nonostante la sua posizione relativa in quella prova, e stiamo parlando del 73esimo migliore su circa 1000 presenti, al contrario del 378esimo di mille che al sesto turno; questo ovviamente a titolo esplicativo e non esaustivo, per illustrare l'oggettiva discrepanza dei risultati.
Considerando di poter asserire l'omogeneità dei gruppi, come la statistica ci insegna in un campionamento eseguito esclusivamente per ordine alfabetico, è evidente che le prove invece non fossero elaborate in maniera omogenea.
Sicuramente la cultura generale è un bagaglio di conoscenze molto personale e soggettivo, ma è evidente che "La Monnalisa" sia un'opera di nettissima notorietà superiore rispetto al "Ritratto di Emile Zola" o a "Cipressi", che il vocabolo "prospiciente" sia di uso nettamente meno comune rispetto a "neutrale" e sinonimi annessi, e per questo ritengo che selezionare i primi 1500 integrando le varie graduatorie sia una metodica che non seleziona affatto i più bravi ma esclusivamente i più fortunati, e vanifica ogni forma di meritocrazia.
Per le prove somministrate è evidente che il 73esimo del primo gruppo non può essere considerato meno bravo del 377esimo del sesto turno, il primo ha fatto meglio rispetto ad altre 927 persone non dimentichiamolo, eppure a uno viene negata la possibilità di concorrere per un concorso pubblico e all'altro no, è più facile pensare che le prove fossero di una difficoltà nettamente differente tale da creare un dislivello così evidente.

Concorso Infermieri Bari: ecco la carica dei 16.000.
A mio parere, sarebbe più efficace selezionare i migliori di ogni sessione, così da evidenziare i concorrenti che realmente a parità di prova sono stati i più meritevoli, e non gente che ha avuto a che fare con ben 300 domande differenti, quindi prendere i primi 150 di ogni turno, più ovvi ex-equo, e stilare successivamente la lista di ammissione, considerando che il voto della prova pre-selettiva non entra il merito al punteggio del concorso; proprio per far fede alla promessa di una prova equa, che equa non è stata e non ha portato al risultato che sicuramente l'ASL di Bari si aspettava; e vorrei spingere fortemente verso questa soluzione che accontenterebbe tutti, i candidati già ammessi, quelli che si sono visti superare da chi è stato meno bravo solo perché ha avuto una serie di domande più semplici, e metterebbe a tacere il polverone di dissenso che è scaturito dall'analisi delle prove mettendo a rischio il concorso steso, date le minacce di ricorso al TAR che nei social stanno prendendo sempre maggiore voga e sopratutto fornirebbe all'ASL un maggior numero di professionisti da cui selezionare un numero anche più cospicuo di personale, considerando le esigenze della Regione Puglia.
Così facendo si selezionerebbero i migliori, ovvero dal primo gruppo i primi 158, dal secondo i primi 152, dal terzo i primi 158, dal quarto i primi 152, dal quinto i migliori 158, dal sesto i migliori 158, dal settimo i migliori 154, dall'ottavo i migliori 185, dal nono i primi 163 e dal decimo gruppo i migliori 168; è evidente una maggiore omogeneità del campionamento (media di 160,6) e un totale di 1606 unità.
Da candidata ammessa alle prove concorsuali quale sono, non posso tacere a questa ingiustizia nei confronti di professionisti laureati in ambito sanitario che in primis si sono messi in gioco in un ambito di non competenza e successivamente hanno creduto nella professionalità di un'azienda che si occupa di selezione del personale e quindi avrebbe dovuto assicurare un certo livello di qualità delle prove, e che invece non ha offerto.
Sperando in un'accurata analisi di quanto proposto, confido nell'affezione della dirigenza nei confronti dei suoi dipendenti (futuri) e nella coltivazione dell'etica del giusto, nell'ottica che dall'errore è possibile migliorarsi e utilizzando la metodica proposta è questo che si farebbe, senza svantaggiare chi già è stato ammesso (in una graduatoria definita per l'appunto provvisoria) e incentivando invece chi ha realmente meritato di superare la preselezione.
Daniela, Infermiera