Abbiamo deciso ieri di destinare 160 unità lavorative all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
. Ad annunciarlo, questa mattina ai giornalisti, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
De Luca: Via allo scorrimento delle graduatorie
Abbiamo lavorato intensamente e da oggi possiamo avere 160 lavoratori in più tra medici, infermieri e tecnici al Ruggi d'Aragona
, l'ospedale di Salerno da tempo in deficit d'organico. Era un'esigenza assolutamente vitale - ha aggiunto il governatore De Luca- rischiavamo di chiudere l'ospedale di Procida, l'unico Polo regionale della riabilitazione, avevamo difficoltà al pronto soccorso, alcuni reparti erano scoperti. Ovviamente, chiariamo che veniamo da dieci anni di deserto e di nulla e quindi, per strappare altri 160 posti di lavoro, abbiamo dovuto approvare prima un piano ospedaliero. È stato un segno di attenzione che ho voluto dare all'ospedale Ruggi d'Aragona perché lo merita. E perché avevamo un'esigenza effettiva. Da oggi in poi - ha sottolineato De Luca - non c'è più nessun alibi: il direttore generale può avviare le procedure per reclutare 160 unità lavorative per il pronto soccorso, ma anche per i reparti che sono in sofferenza. Daremo anche un'altra indicazione: procedere allo scorrimento di tutte le graduatorie aperte, cioè evitare di imbarcarsi in concorsi che durano due, tre anni. Ci sono tante graduatorie per vari settori della medicina, per gli infermieri e per i tecnici. Bisogna prendere le graduatorie dovunque siano nella regione, fare lo scorrimento delle graduatorie e mandare a lavorare subito le persone che hanno partecipato alle selezioni. 160 unità sono un passo importante
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Sul nuovo ospedale, invece, il presidente della Campania ha detto: Siamo ormai in dirittura d'arrivo per il bando per selezionare i progettisti. Dal punto di vista urbanistico ci siamo, la cosa più importante che si doveva fare è stata fatta e cioè trovare 400 milioni di euro. Ricordiamolo sempre ai nostri concittadini che le cose non cadono dal cielo, ma cadono da De Luca. Questo significa garantire la vita del nostro ospedale. Fra tre, quattro anni quell'ospedale dovrà essere chiuso, perché non sarebbe più a norma dal punto di vista degli impianti, dal punto di vista sismico, dal punto di vista dell'attrezzatura minima delle sale operatorie. Era un'operazione vitale per Salerno. Ci siamo riusciti, 400 milioni sono un miracolo. Avremo così non solo una delle più belle opere di architettura ancora nella nostra città, ma anche l'ospedale tecnologicamente più moderno d'Italia
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