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Ascoli Piceno

Protesta dei sindacati: Nessun obbligo di aderire alle chat

di Redazione

I turni di lavoro sono definiti attraverso il quadro di servizio. Ogni eventuale modifica va notificata alle persone coinvolte che non hanno alcun obbligo di aderire alla chat di reparto. Così in una dura nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute ribadiscono le disposizioni vigenti dopo le continue segnalazioni di una gestione del personale presso l'Ast di Ascoli Piceno contraddistinta da molteplici e reiterate violazioni normative.

Sindacati denunciano minacce, intimidazioni, doppi turni consecutivi

whatsapp

La gestione del personale dell'Ast di Ascoli Piceno è contraddistinta da violazioni normative reiterate.

L'ultima denuncia nei confronti dell'ospedale ascolano Mazzoni era stata resa nota soltanto qualche giorno fa da altri due sindacati, Nursind e Usb, sul caso di un'infermiera che era stata costretta a svolgere un turno di lavoro di oltre 13 ore e 30 minuti presso il reparto di Patologia Neonatale a causa di una cronica mancanza di organico.

Nel comunicato si apprende che molti operatori sanitari ed altri dipendenti della principale azienda pubblica ascolana si trovano a garantire ogni giorno le loro prestazioni lavorative senza che alcuno, al di fuori delle organizzazioni sindacali, intraprenda qualche utile iniziativa finalizzata a ripristinare la legalità nell'azienda.

Il personale si sarebbe pertanto rivolto a varie sigle sindacali per denunciare numerose criticità lavorative che sarebbero segnate altresì da minacce ed intimidazioni. Le denunce si riferiscono a doppi turni consecutivi, turni a volte scoperti, trasferimenti illegittimi, straordinari non pagati, ferie non concesse, diritti sanciti dal contratto nazionale del lavoro reiteratamente violati, competenze economiche non erogate.

Non c'è nessun obbligo di aderire a gruppi whatsapp né tantomeno c'è l'obbligo di leggere i messaggi o rispondere dal proprio cellulare (strumento strettamente personale di comunicazione) e di leggere tempestivamente le mail aziendali - rimarcano le organizzazioni sindacali -. Soltanto l'ordine di servizio scritto, anche se apparentemente illegittimo, va rispettato, con riserva di successiva impugnazione, ricordano.

È ora che qualcuno dica basta a questo tipo di gestione che ha compromesso le condizioni ambientali in tutti i posti di lavoro con le comprensibili ripercussioni sulla bontà dei servizi sanitari che, giorno dopo giorno, subiscono i deleteri effetti di questa gestione del personale, concludono.

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