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Pistoia, infermiera arrestata per spaccio

di Redazione Roma

Una professionista sanitaria pistoiese di 58 anni è stata arrestata in flagranza di reato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti nell’ospedale San Jacopo, dove lavorava. L’azienda sanitaria ha sospeso l’infermiera. Il neopresidente dell’Opi di Firenze-Pistoia, David Nucci: Una professionista sanitaria che spaccia sostanze stupefacenti è gravissimo. Ho già chiesto gli atti alla procura.

Infermiera arrestata per spaccio, l'Opi: chiesti gli atti alla Procura

Ospedale San Jacopo di Pistoia

Allo stato attuale l’Azienda Usl Toscana Centro si esime dal commentare l’accaduto, mentre esprime grande amarezza – se i fatti verranno confermati – il nuovo presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia, David Nucci (a fine giugno è succeduto a Danilo Massai, in carica dal 2020, che aveva deciso di rassegnare la dimissioni dalla presidenza).

Il riferimento è alla notizia dell’arresto, in flagranza, per spaccio, di un’infermiera 58enne in forze all’ospedale San Jacopo. Una vera e propria doccia fredda per Nucci, che spiega: Ho già chiesto gli atti sia alla Procura della Repubblica sia all’Asl Toscana Centro, considerando comunque che siamo in fase istruttoria, e questo in previsione di eventuali provvedimenti. Aspetto quindi l’ufficialità, poiché per il momento non ho alcun dato che possa riguardare questa persona.

Ad ogni modo, se i fatti verranno confermati – osserva ancora Nucci –un’infermiera che spaccia sostanze stupefacenti è gravissimo. Ogni giorno ciascun infermiere dell’ospedale, per ovvie ragioni di lavoro, è in contatto con sostanze stupefacenti. E questo, anche alla luce di questa vicenda, sempre che sia confermata, apre un interrogativo estremamente preoccupante su cosa può accadere.

Così, seppur ad oggi risulti completamente prematuro parlare di provvedimenti di tipo disciplinare, la sospensione dall’attività professionale è di fatto immediata comunque – puntualizza il presidente dell’Opi Firenze-Pistoia (che all’inizio di agosto si è espresso sulla carenza di infermieri in Toscana, con particolare rimando ai Pronto soccorso, chiedendo alla Regione di rimodulare l’organico in base ai flussi, per garantire assistenza di qualità ai cittadini) – in quanto va a coincidere con il medesimo arresto.

Secondo quanto emerge, parliamo di un’indagine lampo portata avanti dagli agenti di polizia della squadra mobile della questura di Pistoia. Gli agenti sarebbero stati instradati da un’informazione confidenziale, subito verificata; quindi, l’infermiera è stata raggiunta da una pattuglia mentre parcheggiava la propria auto.

Con sé, la donna, aveva cinque dosi di cocaina nascoste all’interno di un pacchetto di sigarette. Da qui l’immediata perquisizione domiciliare che ha condotto la polizia a rinvenire circa 35 grammi di hashish e di materiale per il confezionamento.

Quindi l’arresto dell’infermiera, poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari, Luca Gaspari, dinanzi al quale la professionista sanitaria è poi comparsa per l’interrogatorio di garanzia, assistita dal suo difensore, l’avvocato Emanuela Motta. L’infermiera si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ritenendo sussistente il rischio di reiterazione del reato, il giudice ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

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